Ci sono già un paio di sospettati per l'ennesima rissa, nella notte tra mercoledì e giovedì durante la quale un tunisino è stato picchiato nel centro cittadino. Il giovane, sanguinante all’orecchio destro e ferito alle braccia, è stato soccorso e trasportato all’Ospedale Maggiore. Teatro del nuovo scontro tra gruppi di modicani ed extracomunitari è stata via Santa, ricadente nel quartiere San Paolo, stessa area degli episodi avvenuti da giovedì della scorsa settimana. È una guerra tra tunisini e modicani che va avanti ormai da giorni e per la quale è stato chiesto l'intervento del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Il giovane ferito, dopo essere stato curato e dimesso, è stato sentito sui fatti. La polizia ha pattugliato l'area compresa tra il quartiere San Paolo, la zona del Carmine e le piazze Albanese e Matteotti alla ricerca degli aggressori fino a notte inoltrata, ma senza esito, anche se, come si diceva, ci sarebbero un paio di giovani sospettati. Il ferito e i suoi connazionali non farebbe parte del gruppetto che giovedì scorso aveva fratturato il setto nasale ad un venteenne modicano(anche questi non presente all'aggressione) e che sabato sera aveva inferto una coltellata al cane di quest’ultimo. Un fatto è certo: la situazione è diventata insostenibile. Sabato sera uno degli extracomunitari si era presentato, addirittura, in piazza con un grosso coltello per poi fuggire. Domenica sera, poi, un consistente gruppo di modicani, armato di spranghe e bastoni, era andato nella casa di un tunisino che avrebbe fatto parte della fazione opposta, al quartiere Santissimo Salvatore, devastandogli l’abitazione. Poi si era registrata una fitta sassaiola tra i due gruppi. “Ho assistito ai fatti constatando – dice un residente - che erano almeno una cinquantina i ragazzi modicani, ma la cosa che più mi ha preoccupato è che nel gruppo c’erano parecchie ragazzine che incitavano al pestaggio». I tunisini erano in tre e altrettanti i modicani anche se è vero che c'erano circa 50 persone che assistevano all'aggressione consumata con spranghe e bastoni. Sulla vicenda i movimenti Confronto, Via Loreto e Cittadini Liberi hanno proposto al Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblico di chiedere al Ministero della Difesa di inviare l’Esercito per cooperare e rafforzare le Forze dell’Ordine locali al fine di controllare adeguatamente il territorio modicano e pozzallese e di accelerare l’iter per l’installazione della videosorveglianza.