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Licenziamenti alla Cia, in 16 rischiano il posto

Da mesi i dipendenti non percepiscono lo stipendio e gli uffici di Ragusa sono stati commissariati dalla sede centrale. La sede “storica” di viale Europa è stata chiusa con il trasferimento in un altro ufficio

RAGUSA. “Riorganizzazione e ristrutturazione della Confederazione italiana agricoltori”. Una lettera stringata per annunciare ai 16 dipendenti degli uffici di Ragusa il licenziamento a partire dal 10 di ottobre. Si prefigura, in un’ottica di razionalizzazione delle risorse, l'accorpamento in un’unica sede interprovinciale tra Siracusa e Ragusa.
Da mesi i dipendenti non percepiscono lo stipendio e gli uffici di Ragusa sono stati commissariati dalla sede centrale. La sede “storica” di viale Europa è stata chiusa con il trasferimento in un altro ufficio. «C’è l’esigenza di riorganizzare la confederazione in un'ottica diversa – dice il presidente regionale della Cia, Carmelo Gurrieri - dal 10 di ottobre valuteremo il da farsi». Poche parole quelle pronunciate dal presidente regionale in un momento molto difficile per la Cia e l’intero comparto. Un buco in bilancio da risanare e una riorganizzazione più moderna e meno dispendiosa. «Ai dipendenti e a tutti i lavoratori rivolgiamo la nostra solidarietà – dice Mattia Occhipinti, presidente provinciale della Coldiretti - il licenziamento è un atto estremo sintomo di una crisi devastante che ha colpito una delle province più dinamiche dell’intera Sicilia».

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