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Il pittore Piero Guccione accusato di evasione fiscale

L’artista di fama internazionale è stato indicato dalla guardia di finanza di Modica come "evasore paratotale". L'ammontare dei compensi ricostruito sarebbe superiore al 50% rispetto a quello dichiarato

RAGUSA. Il pittore Piero Guccione, artista di fama e caratura internazionale e fondatore del "gruppo di Scicli", a seguito di un accertamento fiscale è stato indicato dalla Guardia di Finanza di Modica come "evasore paratotale" per gli anni 2009 e 2010, in quanto l'ammontare dei compensi ricostruito dai finanzieri è superiore al 50% rispetto a quello dichiarato.
I militari delle Fiamme Gialle hanno ricostruito movimenti bancari per 700 mila euro che Guccione non ha saputo giustificare; l'artista aveva dichiarato un reddito di 30 mila euro l'anno. Gli accertamenti hanno mirato alla ricostruzione del reddito di lavoro autonomo effettivamente prodotto.
Utilizzando internet gli investigatori hanno individuato le case d'asta e le gallerie che avevano esposto o venduto le opere dell'artista. In questo modo è stato evidenziato il reale valore delle opere e confrontato con le dichiarazioni fiscali prodotte, da cui risultava un'evidente disparità.
Nel corso dell'attività ispettiva sono state rinvenute, tra l'altro, alcune fatture emesse nei confronti di un soggetto residente nella repubblica di San Marino, che ha una legislazione fiscale particolare. Le opere, che in quanto esportate non erano assoggettate al regime Iva, venivano invece recuperate a tassazione in quanto ritenute riconducibili a prestazioni rese nel territorio nazionale e, quindi, soggette all'imposizione.

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