Per otto anni di fila campione del mondo dei pesi piuma di pugilato. Sullo sfondo la Sicilia, una storia di emigrazione, la povertà. C'è tutto nella vita di Guglielmo Papaleo, figlio di siracusani che cercavano nell'America una seconda possibilità, e salito sul tetto del mondo passando per un ring. Una vita quella di Willie Pep (il suo nome da pugile) che adesso sarà raccontata in un film prodotto dalla Appian Way Production, di proprietà di Leonardo DiCaprio. Papaleo nacque a Middletown, nel Connecticut, nel 1922 da una famiglia siciliana: il padre Salvatore era di Rosolini, mentre la madre, Maria Marchese, di Melilli. Iniziò a boxare tra i professionisti nel 1940, a 18 anni. Sembra facesse il lustrascarpe, un giorno fu coinvolto in una rissa per strada e si accorse che con i pugni non se la cavava male: lì nasce l'avventura che in du anni lo portò a diventare campione del mondo dei pesi piuma: dal 20 novembre 1942 al 29 ottobre 1948 e dall'11 febbraio 1949 all'8 settembre 1950, quindi per quasi 8 anni consecutivi con un'interruzione di tre mesi e mezzo dovuta alla sconfitta contro Sandy Saddler. Rimase imbattuto per i primi 25 incontri. In tutta la sua carriera, ha disputato 241 gare, vincendo 221 per ko, perdendone solo undici e pareggiandone una. Il picciriddu del Connecticut, malato di Alzheimer, morì all’età di 84 anni, il 23 novembre del 2006 in un ospedale della sua città natale. Il film prodotto da DiCaprio sarà interpretato dall’attore James Madio. Ron Livingston sarà invece il manager del pugile Bob Kaplanche. Nel cast ci sarà anche Keir Gilchrist.