POZZALLO. Il sindaco Luigi Ammatuna attende da Roma notizie sul futuro dell' Hot spot di Pozzallo, dopo che la Commissione parlamentare d' inchiesta sul sistema di accoglienza immigrati ha redatto il verbale con cui 'bocciava' la struttura, considerata inadeguata ad ospitare gli immigrati. Approvvigionamento idrico carente, servizi igienici insufficienti, sovraffollamento sono alcuni dei punti critici rilevati durante il sopralluogo dello scorso mese di giugno. Il centro, che ha una capienza massima di 180 posti è arrivato ad accogliere anche 400 persone con soli 5 bagni. Come se non bastasse, all' interno del Centro restano per settimane decine di minori non accompagnati. Quello di Pozzallo è uno dai 4 hot spot aperto in Italia, le altre sono a Lampedusa, Trapani e Taranto - dove i migranti dovrebbero rimanere 72 ore per essere identificati e fotosegnalati, per poi essere trasferiti in centri più idonei ma a Pozzallo l' Hot spot coincide con il centro di prima accoglienza. Una situazione difficile anche per il sindaco Luigi Ammatuna che oggi si sofferma sulla qualità dei servizi rivolti agli ospiti. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI RAGUSA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE