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Scicli, approvato il nuovo bilancio di previsione

Il sindaco Susino sugli interventi avviati: «L’amministrazione sta adottando i provvedimenti per evitare il dissesto finanziario e i rischi del commissariamento». Critiche da parte del Partito democratico: «È stata ingiusta e inopportuna la scelta di aumentare la Tasi al 2,5 per mille»

SCICLI. Scicli sta provando in tutti i modi ad evitare il dissesto finanziario. Dopo il piano di riequilibrio ed i due bilanci 2013 (preventivo e consuntivo) ecco arrivare l’approvazione del bilancio preventivo 2014. «L’obiettivo del bilancio - ha spiegato il sindaco Franco Susino - è il mantenimento della pressione fiscale globale (tributi allo Stato e all’ente) nei limiti dell’anno 2013, con provvedimenti per la salvaguardia delle fasce dei soggetti meno abbienti che potranno essere ulteriormente migliorati».
Il primo cittadino spera di salvare il Comune dal baratro. «In pochissimi giorni è stato portato a compimento - aggiunge il sindaco - un ulteriore passo di estrema importanza. Diventano quattro i documenti essenziali per la vita della città che abbiamo esitato nel giro di soli 7 mesi, ponendo le basi di una rigorosa impostazione economico - finanziaria che condurrà Scicli fuori dai rischi di una gestione commissariale che avrebbe aumentato tutte le imposte e le tasse alla massima aliquota azzerando i servizi per i cittadini».
È proprio sul fronte tasse che continuano gli attacchi sull’amministrazione comunale. Ora è il Partito democratico a criticare il sindaco Susino. Il Pd continua a ribadire ”come ingiusta e inopportuna sia stata la scelta dell’amministrazione di aumentare la Tasi al 2,5 per mille.
Il segretario cittadino, Armando Cannata ribadisce che né il capogruppo Claudio Caruso nè il consigliere Enzo Giannone (assente) l’hanno votata. «Il sì è arrivato invece - evidenzia Cannata - dai consiglieri Giampaolo Aquilino e Marco Causarano (Pd), che si sono distinti dalle posizioni contrarie espresse dal Pd nell’apposito documento letto e messo agli atti del Consiglio comunale (prima della votazione stessa)». Il Pd auspica un confronto a viso aperto ”che spieghi alla città lo stato dei fatti e chieda conto a chi di dovere. Già dai prossimi giorni il Pd è pronto a discutere di soluzioni e ad entrare nel merito delle questioni fiscali ed economiche, seguendo i propri principi. La città non accetta confusione e non la merita, e la politica deve fare il proprio mestiere con serietà”. (*LE*)

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