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Ragusa, i numeri della vendemmia sono già positivi

I produttori sono consapevoli delle difficoltà legate alla commercializzazione e prediligono i mercati esteri che danno maggiori garanzie seppur i costi di trasporto incidono in maniera rilevante

RAGUSA. Ottima in qualità e quantità. Con la forbice dei prezzi, al produttore, che varia da 60 centesimi a 1,20 al chilogrammo. La chiusura delle frontiere con la Russia ha paralizzato il mercato dell’uva nera, la black rosè e la varietà denominata “numero nove”, tradizionalmente venduta ai mercati dell’Est europa. Una vendemmia che, a detta dei produttori, si sta già rivelando parecchio soddisfacente, più di quella dello scorso anno. Duecento i produttori di uva, nel Ragusano, con un migliaio di ettari di colture a tendoni. Due milioni di quintali di uva prodotti lo scorso anno. La pregiata uva da tavola bianca “Italia” senza dimenticare la Vittoria, entrambe specialità della bianca, risentono della crisi di mercato che ha paralizzato in parte la commercializzazione. Il calo dei consumi e il taglio nel carrello della spesa incide e di molto sulla vendita dell’uva da tavola nei mercati rionali. I produttori fanno fatica a vendere l’uva ad un prezzo remunerativo che possa, in questa fase, coprire i costi di produzione. Tra mano d’opera e spese di confezionamento e trasporto delle cassette, ai mercati esteri, il costo incide di ben 50 centesimi al chilo. Per i produttori dell’area di Roccazzo, Sperlinga e Piano dell’Acqua, a Chiaramonte, il mercato estero rappresenta l’unica fonte di guadagno. “Siamo in una fase cruciale della raccolta dell’uva – spiega Sebastiano Cutrera, produttore – parlare di statistiche appare prematuro. Siamo consapevoli delle difficoltà legate alla commercializzazione e si prediligono i mercati esteri che danno maggiori garanzie seppur i costi di trasporto incidono in maniera rilevante”. Il mercato “concorrente” della Puglia ha risentito delle avverse condizioni meteo che ha danneggiato la produzione dell’uva. “La produzione si attesta sui livelli dello scorso anno — aggiunge spiega Sebastiano Giaquinta, presidente della Coldiretti di Chiaramonte — la crisi del mercato della Puglia ha creato i presupposti per avere uno sbocco commerciale anche in altre realtà”. Anche quest’anno, l’associazione giovanile Roccazzo promuove a Chiaramonte la “Sagra dell’Uva” giunta alla ventottesima edizione. I riscontri positivi ottenuti negli ultimi anni hanno convinto gli organizzatori a trasformare il mercato ortofrutticolo della zona in una vera e propria cittadella della vendemmia. La complessa macchina organizzativa della Sagra, che si terrà sabato 20 e domenica 21 settembre, si è già messa in moto.Un appuntamento ormai consolidato, entrato a far parte della tradizione, irrinunciabile per chi intende assaporare i primi profumi e i gusti della vendemmia 2014.

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