RAGUSA. Dopo tre mesi esatti di indagini, il primo accesso risale al 7 giugno scorso, i carabinieri di Ragusa e di Santa Croce Camerina hanno dato esecuzione al decreto di sequestro penale di alcuni manufatti sulla spiaggia libera di Branco Grande, adiacente alla riserva naturale integrale «Cava Randello», Sito d’interesse comunitario (Sic) tutelato dal progetto «Natura 2000». L’accesso è avvenuto ieri mattina agli ordini del maggiore Alessandro Coassin. Al primo sopralluogo era stato trovato un cantiere per l’edificazione di uno «chalet» in legno. L’imprenditore incaricato della costruzione è stato denunciato per abuso edilizio e dopo qualche giorno, su ordine del sindaco di Ragusa, la pedana, i muri e le travi e assi in legno erano stati rimossi. Nel frattempo i carabinieri hanno vagliato tutta la documentazione presentata dal privato, che inizialmente sembrava regolare. Da un approfondimento, i militari hanno ritenuto che alcune autorizzazioni e convenzioni fossero illegittime, ovvero che il funzionario pubblico che le aveva concesse non avrebbe dovuto farlo.
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