RAGUSA. Brutte notizie per i sette Co.Co.Co. che hanno lavorato fino a giugno allo Spresal, il servizio di prevenzione e sicurezza nei luoghi del lavoro. L’assessorato regionale alla Salute ha risposto al quesito che era stato formulato dal manager dell’Asp 7, Maurizio Aricò. In sostanza da Palermo dicono che ai sette lavoratori poteva essere prorogato l’incarico solo se in bilancio c’erano risorse accantonate e dedicate per il progetto. «Ma questi fondi in bilancio non ci sono - dice il manager Aricò - e quindi l’azienda non potrà delibera in merito». Il percorso lavorativo degli operatori dello Spresal cominciato quasi quattro anni fa e proseguito sin adesso, di proroga in proroga per mezzo di tre diverse amministrazioni si interrompe anche se ci sono stati risultati a partire dal primo novembre del 2010. Infatti, a partire da questa data, grazie all'assunzione di questi sette professionisti, tra cui tre tecnici della prevenzione, due medici del lavoro e due ingegneri, selezionati con un concorso per titoli e colloquio, è stato possibile realizzare i piani straordinari di controllo e vigilanza in Edilizia ed in Agricoltura e dell'emersione delle malattie professionali (piani attuati con Decreto Assessoriale 1174/2010) e di garantire un elevato livello di vigilanza in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. Insomma, dall’assessorato alla Salute hanno risposto così come c’era indicato nella circolare del 24 giugno scorso dove nella parte dedicata allo Spresal, dopo avere parlato del Registro Tumori, c’era scritto che «potevano essere utlizzati contratti flessibili (collaborazioni a progetto ed altro) con l’impiego delle risorse economiche accantonate per la stessa finalità». Sulla vicenda dei contratti a progetto dello Spresal era intervenuto anche il sindacato Anaao che aveva chiesto chiarimenti all’assessorato regionale alla Salute. Secondo quanto riferisce il manager Aricò l’Asp 7 non è autorizzata neanche a fare un nuovo bando per sostituire le sette unità che hanno lavorato allo Spresal fino al mese di giugno scorso. I sette avrebbero preso parte a tutte le altre attività lavorative del servizio.