RAGUSA. A una settimana dalla seduta di insediamento del nuovo consiglio camerale e quindi dell’elezione del presidente e della giunta il quadro non è delineato, ma si profila uno scontro tra Giovanni Brancati (segretario della Cna), sostenuto da Artigianato, Confesercenti, Cooperazione, Industriali e Coldiretti, e Peppino Giannone, sostenuto da Confcommercio, Confagricoltura e Unsic. Ed i conti dicono che Brancati oscilla tra 12 e 13 voti e Giannone si ferma ad undici voti. A questo conto vanno aggiunti i quattro che dovrebbero mantenersi neutrali e cioè Giovanni Avola per il sindacato, Luigi Brandolani per il Credito, Giuseppe Re per i Liberi Professionisti e Marco Tanasi per i Consumatori. Intanto in una nota Roberto Biscotto della PmiRagusa condivide la proposta di Confcommercio di individuare nella figura di Peppino Giannone il nuovo presidente. «Si tratta - spiega il presidente Biscotto - dell'unica proposta condivisibile tenuto conto dello spessore della personalità, in grado di garantire la piena rappresentanza di tutto il consiglio camerale al di sopra delle parti essendo stato un imprenditore lungimirante nel suo settore. Nulla togliere con questo ad altre autorevoli proposte, ma siamo fortemente convinti che il ruolo di presidente non possa che essere rappresentato da un esponente della nostra imprenditoria. Riteniamo che l'esperienza di Peppino Giannone sia fondamentale per rilanciare l'ente camerale e proiettarlo verso le sfide immediate e future, prima tra tutte la battaglia contro l'accorpamento delle Camere di Commercio secondo quanto previsto dalla riforma Renzi. Per tale motivazione - conclude Biscotto - auspichiamo che il consiglio camerale possa esprimersi unanimemente a favore di Giannone. Sarebbe un segnale importante come punto di partenza per ridare quello slancio che la Camera di Commercio di Ragusa ha bisogno in una fase economica ancora difficile». Insomma, la Confcommercio tira dritto così come fa pure l’Artigianato. È chiaro che a questo punto l’elezione del presidente dovrebbe determinarsi alla terza votazione perché per le prime due ci vogliono i due terzi e quindi 19 voti. Eppure le associazioni datoriali si erano dette pronte ad una soluzione condivisa anche perché bisogna salvare la Fiera Agricola Mediterranea e bisogna lavorare per l’accorpamento degli enti camerali. Poi, c’è da definire la composizione della giunta. La proposta della Confcommercio potrebbe rideterminare quelle stesse persone che si sono dimesse nel dicembre del 2012 e che «consegnarono» la Camera di Commercio al regime commissariale per quasi due anni. Perché per la giunta si fanno i nomi di Chessari per la Confcommercio e Gambuzza per Confagricoltura sempre che il gioco dei numeri funzioni all’Ascom. Intoccabili i due seggi di Industriali e Cna che potrebbero anche nell’insieme sottrarre il seggio dell’Agricoltura alla Confagricoltura per girarlo alla Coldiretti. In questo caso Giannone si troverebbe addirittura in minoranza.