RAGUSA. Nonostante il blocco delle assunzioni, a seguito della non approvazione del piano delle Rete ospedaliera, il manager dell’Asp iblea Maurizio Aricò con propria determinazione ha reclutano con criterio di estrema urgenza tre nuovi anestesisti e tre medici per i pronto soccorso. Queste figure sanitarie serviranno per potenziare l’assistenza alla emergenza ma anche l’attività di chirurgia, garantendo però al tempo stesso, al personale in servizio che con grande sacrificio sta assicurando l’assistenza sanitaria ai cittadini, il diritto di usufruire del meritato periodo di ferie.
«Abbiamo anche - dice Aricò – varato un piano di gestione integrata degli eventuali politraumatizzati per tutta l’Azienda, ovviamente nella speranza che non si presenti la necessità».
La neonata sbarcata a Pozzallo. Intanto per quanto riguarda la storia della piccola Nura, sbarcata a Pozzallo, insieme alla giovane mamma Fatmi ed al giovane papà, Khaled, i sanitari del Maria Paternò Arezzo dicono che la bambina da miglioramenti continui, è vivace, sgambetta in continuazione. Cresce la piccolina anche di peso, 10 grammi, pochi sembrerebbero, però segnano i progressi, la ripresa. «La bimba è reattiva, venuta al mondo il 28 giugno di soli 30 settimane con un peso di appena 1,200 grammi, capace di supera condizioni di viaggio così stressanti, è davvero un miracolo – risponde la neonatologa del reparto dottoressa Simona Massari.
«Il nucleo familiare si è riunito, grazie all’impegno e all’accoglienza che questa comunità riesce sempre a donare – dice il manager Maurizio Aricò - i siciliani sono così generosi e non guardano al colore della pelle, nera, gialla. Questo territorio fa squadra e riesce a dare risposte puntuali e di grande solidarietà. Il lavoro, l’impegno di tutti, dallo sbarco e ringrazio il dottore Carmelo Scarso, sempre pronto ad intervenire, ma anche tutti gli altri che, nelle diverse fasi, danno il massimo dell’apporto e dell’impegno. Un grazie di cuore desidero farlo arrivare al sindaco Luigi Ammatuna che assieme alla sua Pozzallo riesce a reggere un peso così forte. C’è bisogno di aiuto, questo problema deve, necessariamente essere posto a livello europeo».