RAGUSA. Al faccia a faccia tra il sindacato ed i deputati regionali per la vicenda che coinvolge gli 80 lavoratori (1745 in tutta la Sicilia) ragusani degli ex sportelli multifunzionali si sono presentati Giorgio Assenza e Orazio Ragusa.
Per il sindacato bisogna impegnare tutti i lavoratori degli ex sportelli multifunzionali nel bando temporaneo e attivarsi per una seria riforma del sistema dei servizi sul lavoro in Sicilia. «Parliamo di lavoratori che, dopo un periodo a tempo determinato al Ciapi, si ritrovano senza alcun emolumento - hanno dichiarato il segretario generale della Ust Paolo Sanzaro, il responsabile regionale della Formazione Cisl, Giovanni Migliore e la rappresentante del settore Formazione territoriale Piera Ingala -. Alla politica chiediamo adesso di attivarsi in aula per garantire il loro rientro nel bacino del lavoro e, soprattutto, il pieno coinvolgimento dei lavoratori nel bando regionale. Tutto questo - hanno continuato ancora Sanzaro, Migliore e Ingala - sta creando non pochi rallentamenti nel cosiddetto Piano Giovani. Per questo sosteniamo con forza la necessità di un riordino del Sistema dei servizi sul lavoro per la Sicilia. Una svolta necessaria per ridare slancio alle attese di tanti lavoratori e migliaia di giovani».
Ed immediatamente il deputato regionale Orazio Ragusa, ha scritto una lettera aperta all’assessore regionale al Lavoro Giuseppe Bruno ed alla Formazione, Nelli Scilabra.
«Le preoccupazioni espresse da Cgil, Cisl e Uil – scrive Ragusa – sono fondate se si considera che gli sportelli multifunzionali erano stati istituiti con l’obiettivo di dare corso alla riforma dei servizi per l’impiego. A fronte di ciò occorre considerare che gli operatori sono stati riqualificati con un massiccio investimento in un grande progetto formativo. Ecco perché le organizzazioni sindacali si stanno spendendo, come ci hanno comunicato ieri, per difendere un sistema innovativo, come quello degli sportelli, con l’obiettivo di migliorarlo e renderlo sempre più efficace e integrato con il sistema pubblico. Ecco perché chiediamo all’assessorato competente, nella fattispecie quello al Lavoro, di avviare le opportune procedure allo scopo di evitare la dispersione di questo grande patrimonio che, tra l’altro, è costato pure parecchi investimenti al Governo siciliano. Una esperienza come quella degli sportelli multifunzionali non si può disperdere». G. N.