MODICA. Dibattito ancora acceso sulle nomine dei due consulenti del sindaco Ignazio Abbate e non solo. Da una parte si chiede la revoca immediata delle due determine e dall'altra invece si plaude alla scelta della retribuzione come diritto inviolabile per ogni lavoratore. A chiederne la revoca immediata è il consigliere comunale Vito D'Antona. «I comuni strutturalmente deficitari, secondo l'articolo 90, del decreto legislativo 267 del 2000, come lo è il Comune di Modica da alcuni anni - afferma D'Antona -, non possono costituire uffici alle dirette dipendenze del sindaco ricorrendo a collaborazioni esterne. Collaborazioni che non hanno ragione di esistere in quanto possono essere garantite già dal personale in servizio presso l'Ente». Il consigliere D'Antona chiede al segretario generale e al presidente del collegio dei Revisori dei conti di valutare se la spesa deliberata dal primo cittadino è legittima e compatibile in presenza di un Piano di riequilibrio decennale tuttora sottoposto all'esame del Ministero». Anche il segretario di Fesica-Confsal, Giorgio Iabichella, interviene sulla questione. Stavolta lo fa in maniera positiva sottolineando che la retribuzione dei due consulenti non è discutibile in quanto entrambi hanno svolto un lavoro che va retribuito. Lamenta invece alcune scelte intraprese dal primo cittadino. «A me scandalizza di più - afferma Iabichella - che il sindaco e l'Amministrazione abbiano impegnato una somma stratosferica per organizzare un'estate, quasi priva di contenuti culturali e ancor più l'aver predisposto una spesa di 40mila euro - afferma Iabichella - per un esperto del Centro di Ricerca di Palermo che dovrà redigere le "linee guida per la tutela e la valorizzazione del centro storico". Somme che potevano essere investite per far realizzare un piano del traffico "ad hoc" dopo la chiusura del ponte Gurrieri». La risposta del sindaco non tarda ad arrivare. «Nei prossimi giorni terrò una conferenza stampa - afferma il primo cittadino, Ignazio Abbate - per chiarire tutte le polemiche che riguardano sia gli incarichi dei due consulenti sia la cifra investita dall'Ente per gli eventi dell'estate modicana 2014. Nel frattempo - continua Abbate - rispondo alle accuse lanciate dal consigliere D'Antona invitandolo a leggere attentamente le determine dalle quali si evince che i due consulenti saranno retribuiti con un incarico professionale che non ha nulla a che fare con l'articolo 90. Aggiungo in risposta alle accuse di Iabichella che l'esperto ha già lavorato su Modica e conosce bene ogni dettaglio della città. Il suo intervento è stato richiesto per redigere un piano regolatore del centro storico, uno strumento urbanistico essenziale per la città».
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