SCICLI. Un'altra tegola è caduta sulla testa dell'amministrazione comunale che rischia di essere travolta nel baratro, non solo per la nota vicenda giudiziaria con il sospetto e le indagini per presunte infiltrazioni mafiose, ma anche per la questione finanziaria. Il Comune sembra essere ad un passo dal dissesto finanziario. La Corte dei Conti ha inviato in data 31 luglio al Comune una nota in cui si legge che l'Ente non ha affatto rispettato il contenuto del Piano di riequilibrio finanziario per portare fuori dalle secche il Comune. La situazione è preoccupante, il Comune, ad esempio, non ha mantenuto l'impegno di elevare al massimo la tassazione. Altri punti critici sono stati rilevati dalla Corte dei Conti. Il Comune per la Corte dei Conti si è dimostrato incoerente con quanto scritto nel Piano di riequlibrio diventando un Ente «non credibile» sotto questo aspetto. Ora il Comune può presentare ricorso ed avrà 30 giorni di tempo. Passato questo periodo arriverà a Scicli un commissario che procederà a diffidare il Consiglio comunale a dichiarare lo stato di dissesto finanziario. Se l'organismo consiliare non lo farà entro 20 giorni sarà il commissario a dichiare il dissesto. Nessuno aveva informato dell'arrivo della lettera il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Bramanti che lo ha scoperto solo ieri mattina. Non appena è venuto a cononscenza della nota della Corte dei Conti, Vincenzo Bramanti ha subito informato tutti i consiglieri comunali del nuovo stato di fatto e dell’aggravarsi quindi della situazione sul piano finanziario. «La cosa è molto seria», ha commentato il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Bramanti che si dice molto preoccupato per il futuro dell'Ente.
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