SCICLI. Amano definirsi consiglieri "responsabili di Scicli". Sono quelli che hanno firmato un breve documento in cui chiedono all'Udc di dare una soluzione al problema "surroga" che tiene bloccato il Consiglio comunale da tempo. Ma chi sono i consiglieri comunali "responsabili"? Sono dieci, metà dei componenti della civica assise: Caruso Claudio, Causarano Marco, Gianpaolo Aquilino, Enzo Giannone, Giorgio Vindigni, Guglielmo Scimonello, Rocco Verdirame, Salvatore Pellegrino, Guglielmo Ferro, Bernadetta Alfieri. I quattro consiglieri del Pd ci sono tutti. Ma gli altri consiglieri comunali sono da considerarsi consiglieri irresponsabili? Non ci sono i due ex Pdl, Bartolo Venticinque e Andrea Caruso; Antonio Rivillito e Gianni Voi di "Patto per Scicli"; Maurizio Miceli di "Liberi e Concreti"; Giuseppe Puglisi e Massimo Ciavorella di Territorio. I dieci consiglieri "responsabili" chiedono che la segreteria dell’Udc - dopo che Antonio Calabrese e Salvatore Cascino hanno rinunciato all’ingresso in consiglio in sostituzione del dimissionario Ficili, risolva il problema permettendo al consiglio, dopo 15 giorni di “blocco”, di tornare alla normale attività deliberativa. Alla luce di questo documento, diffuso dopo che Mauro Ingallinesi (terzo dei non eletti nella lista dell'UDC) avrebbe accettato l'incarico di consigliere comunale, qualcuno comincia a dubitare che mercoledì sera il Consiglio arrivi all'agognata surroga. In casa Udc per il momento si preferisce non rispondere. Probabilmente prima vogliono approfondire il contenuto del documento. Il capogruppo consiliare dell'Udc, Mario Marino parla invece del difficile momento che attraversa Scicli sul piano amministrativo e dell'immagine. «La città ha bisogno di serenità. Le vicissitudini giudiziarie e finanziarie dell'Ente stanno pesando sull'azione amministrativa. Occorre un cambio di passo che dia uno scossone all'interno della Giunta e del Consiglio comunale. Spero che presto - conclude Marino - tutto possa tornare alla normalità per una città che merita ben altro». Sulla stessa lunghezza d'onda si mostra anche il presidente del consiglio comunale Vincenzo Bramanti, Udc, che auspica una ripresa dei lavori del Consiglio comunale con l'arrivo del ventesimo componente. «La civica assise non può restare ancora ferma - ha detto Bramanti- deve tornare a pieno regime. Speriamo che a metà settimana possa riavere l'organico al completo per deliberare». L.E