POZZALLO. Prepararsi in tempo per la notte di San Lorenzo e per Ferragosto. Ecco quanto chiede al sindaco, alla Capitaneria di porto, a Guardia di finanza e Carabinieri, l'ex onorevole Natalino Amodeo e ciò riguarda l'uso della spiaggia Pietrenere. Una questione annosa su cui ogni anno le varie amministrazioni si sono confrontate con risultati poco positivi, visto che "l'onda anomala" di turisti “fai da te” è difficile da fermare. Un compito arduo se si pensa che ogni settore delle Forze dell'Ordine in città, vigili urbani compresi, hanno limitate risorse per poter fronteggiare una vera e propria emergenza che nel giro di due o tre giorni svanisce lasciando però il litorale ovest della città in pessime condizioni anche igieniche visto che gran parte di questi visitatori - in modo tutt’altro che civile purtroppo -, utilizza spiaggia e litorale come bagno pubblico e lascia sull'arenile, senza controlli, bottiglie e spazzatura di ogni sorta. Un turismo non reale: in quei giorni, sono soprattutto i ragazzi ad arrivare da più parti ma già forniti di spesa e quanto occorre per il “campeggio” e usano la spiaggia come ritrovo notturno e durante il giorno senza però incrementare più di tanto i consumi. «Segnalo alle autorità lo scempio del quale è fatta oggetto da diversi anni la spiaggia Pietrenere nel corso delle notti che precedono il Ferragosto - scrive Amodeo -; l'esito di tali atti appare l'indomani in tutta la sua indecenza oltre che nei danni che procura alla comunità. Le ordinanze - conclude Natalino Amodeo - seppur severe sono prive di efficacia ove non siano assistite da adeguati controlli e se nel caso da conseguenti sanzioni». Un appello chiaro che Amodeo non è il solo a sperare sia preso in adeguata considerazione. Anche perché la richiesta di controlli e sanzioni è stata di fatto avanzata da più parti, con idee praticabili che vanno dall'incremento di personale delle forze dell'ordine proprio in quelle giornate, al coinvolgimento di privati che gestiscano la cura ed il controllo dell'arenile occupato. Ma il litorale, probabilmente finirà per essere “consumato” dai visitatori spesso senza civile controllo, con un danno concretamente pagato dai pozzallesi residenti.