COMISO. È stato condannato davanti al giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Ragusa il comisano Luciano Cutrona, 40 anni. L’uomo è ritenuto il complice di Paolo Cancellieri che lo scorso primo marzo era stato tratto in arresto perché colto in flagranza nel corso di una tentata rapina ai danni di una famiglia ispicese.
Cutrona era stato arrestato il 21 marzo dai carabinieri. Ieri l’uomo è comparso davanti al gup Claudio Maggioni. L’avvocato difensore Maurizio Catalano ha chiesto il processo con il rito abbreviato che riduce di un terzo la pena. Al termine della requisitoria il pubblico ministero Federica Messina ha chiesto la condanna di Cutrona ad un anno e sette mesi di reclusione per la tentata rapina. L’avvocato Maurizio Catalano ha puntato sull’assoluzione ritenendo non configurabile il reato di concorso nell’atto criminoso. Dopo la camera di consiglio il gup ha condannato Cutrona ad un anno e quattro mesi, accogliendo la richiesta subordinata dall’avvocato difensore. Ai militari dell’Arma la mattina del 1 marzo era arrivata una richiesta di aiuto da parte di un cittadino che mentre era intento a lavorare nel suo orto aveva sentito dei rumori all’interno dell’abitazione sita in contrada «Marza».
Due gli sconosciuti che aveva notato: la tempestività con la quale erano intervenuti i militari del comando provinciale ha permesso di acciuffare uno dei due; il secondo individuo era riuscito a darsi alla fuga per le campagne circostanti. A Cancellieri era stato trovato addosso il portafoglio della vittima contenente circa 100 euro. Appena pochi giorni e veniva denunciato il presunto complice. I risultanti investigativi sono stati inviati all’autorità giudiziaria ragusana che ha emesso il provvedimento restrittivo il 21 marzo. Per la cronaca Cancellieri ha patteggiato, l’11 marzo scorso, la pena pari a 19 mesi di reclusione, ottenendo i domiciliari.
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