SCICLI. La «Casa della salute» al «Busacca». Il futuro della sanità e dell'ospedale sciclitano passa anche e soprattutto attraverso l'organizzazione dell’«Area territoriale». Il Partito democratico ha ripreso ieri il discorso avviato nelle settimane scorse con un progetto di riorganizzazione complessiva che ipotizza una «Casa della Salute», una sorta di struttura sanitaria di moderna concezione nell'erogazione dei servizi sanitari territoriali. In essa dovrebbero essere allocati la Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) con 45 posti letto; l'Adi (Assistenza domiciliare integrata); i poliambulatori specialistici con angiologia, odontiatria, dermatologia, fisiatria, gastroenterologia, nefrologia, neurologia, oncologia, oculistia, otorino, ortopedia, pneumologia, urologia; l'ambulatorio a gestione integrata di cardiologia e di diabetologia. E poi ancora il Ppi, il Punto di primo intervento h24 per le emergenze di basso-medio livello; la guardia medica notturna, prefestiva e festiva; il Punto di primo intervento pediatrico, il Punto territoriale di emergenza che garantisce l'emergenza con ambulanza medicalizzata. A completamento, nella «Casa della salute», dovrebbero operare la medicina legale e fiscale, il consultorio familiare, il Cup e l'ufficio ticket, l'assistenza sanitaria integrativa, gli uffici vaccinazioni, igiene ambientale e degli alimenti e veterinaria. Queste le proposte formulate in un progetto di rilancio e di riorganizzazione dell'ospedale «Busacca» che arriva nel mentre, attorno al suo futuro, c'è un ampio dibattito. «Il nostro impegno è quello di mettere al primo posto i bisogni dei cittadini ai quali riserviamo la massima attenzione - commenta il neo direttore generale Maurizio Aricò -. Ci applicheremo affinchè si possano soddisfare le esigenze di un territorio».
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