POZZALLO. La città di Pozzallo si stringe attorno alle 45 bare dei migranti morti durante la traversata in mare dello scorso primo luglio. Sono stati celebrati i funerali anche di altri tre migranti, morti per annegamento lo scorso 7 giugno.«Un giorno di tristezza per tutta la città, la provincia di Ragusa e per l'Italia - dice il sindaco Luigi Ammatuna - oggi salutiamo questi uomini con il dolore nel cuore, sperando che queste tragiche morti finiscano qui perchè voglio essere il sindaco della vita, non della morte».
Le esequie dei migranti sono cominciate con la preghiera della comunità islamica d'Ispica. A loro si sono uniti i ragazzi del centro di prima accoglienza, alcuni dei quali hanno viaggiato con le vittime e nella traversata hanno perso parenti e amici. Su alcune bare compare la scritta «sconosciuto» perchè alcuni morti non sono mai stati identificati. Le autorità e i ragazzi del centro hanno posto una rosa rossa su ogni bara. «Tanti fratelli non sono morti in questa traversata, ma rischiano di morire giorno dopo giorno senza aiuto - ha detto il vescovo della diocesi di Noto, Antonio Stagliano -. Impegniamoci contro la morte perchè la si può fermare, la si può evitare ma solo con un grosso e immenso atto di umanità».