SCICLI. È durato un'ora l'interrogatorio di ieri presso gli uffici della Direzione Distrettuale Antimafia del Tribunale di Catania a carico del sindaco di Scicli, Franco Susino. È stato il sostituto procuratore Valentina Sereno, titolare dell'inchiesta, a sentire il primo cittadino. Inchiesta che riguarderebbe presunte infiltrazioni mafiose nel settore ecologia del Comune di Scicli ed in particolare nel servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, e nell'ambito dell'affissione dei manifesti elettorali nelle ultime due tornate del 2008 e del 2012. Inchiesta che ha portato in carcere un mese fa cinque persone, Franco, Ignazio e Gianni Mormina, Giacomo Fidone ed Ugo Lutri tutte di Scicli e, secondo gli inquirenti, presunti affiliati ad una cosca catanese; oltre a loro denunciate in stato di libertà anche sei persone per lo stesso reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Il primo cittadino è stato sentito in presenza del suo legale di fiducia, Cesare Borrometi. «Il sindaco di Scicli ha fornito al sostituto procuratore della Dda di Catania, Valentina Sincero, tutti i chiarimenti necessari circa la sua azione amministrativa» ha detto l'avvocato, «il mio assistito è tranquillo perché ritiene di aver chiarito la sua posizione». Null'altro trapela: oggi alle 10,30, presso la sala giunta del Comune di Scicli, il primo cittadino ha convocato la stampa «in ordine alle ultime note vicende giudiziarie ed in esito all'interrogatorio reso all'autorità giudiziaria». Intanto dalla Procura della Repubblica di Catania a firma del Procuratore Giovanni Salvi arriva l'ulteriore conferma: «Oggi 18 luglio 2014 si è tenuto nei locali della Procura della Repubblica di Catania l'interrogatorio del Sindaco di Scicli Francesco Susino nei cui confronti si procede per il reato di concorso esterno nel reato di associazione per delinquere di stampo mafioso, contestato nelle settimane passate con ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Mormina Franco, Mormina Giovanni e Mormina Ignazio. Le ordinanze di custodia cautelare sono state confermate dal Tribunale del Riesame. Il signor Susino ha risposto alle domande relative in particolare alla gestione della raccolta dei rifiuti solidi urbani ed ai rapporti con i Mormina. Il contenuto dell'interrogatorio sarà valutato. Le indagini coordinate dalla DDA sono condotte dai Carabinieri di Modica». La notizia sugli sviluppi della vicenda giudiziaria è stata oggetto di grande dibattito in città. Il senatore del Movimento Cinque Stelle e componente della Commissione nazionale antimafia, Mario Giarrusso, ha chiesto «l'immediato intervento del prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, per avviare la procedura dello scioglimento per mafia del Comune di Scicli per la grave posizione che riguarda il sindaco Franco Susino» e stessa richiesta Giarrusso l'ha avanzata al ministro degli Interni, Angelino Alfano. A chiedere le dimissioni del sindaco sono le segreterie ed i coordinamenti di Udc, Territorio, Liberi e Concreti e Patto per Scicli che fino a dicembre 2013 hanno sostenuto Susino. Anche il Ncd chiede le dimissioni sottolineando che «Scicli non merita ulteriori danni e mortificazioni e che il quadro che si va delineando mette la città di fronte ad un quadro assolutamente sconvolgente, di incredulità e preoccupazione». Ed il Partito Democratico «confermando la completa alternatività del progetto del Pd rispetto alla gestione politica di chi ha governato dal 2008 ad oggi, si candida come riferimento politico serio e credibile per avviare una rinascita della città, fondata sui principi di liceità, correttezza e limpidezza che sono il rimedio alle gravissime emergenze attuali che incidono sulla vita della comunità».
Scicli, gestione rifiuti: sindaco interrogato
Sentito dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania, il suo legale, l’avvocato Borrometi: «Ha fornito tutti i chiarimenti necessari sulla sua azione amministrativa. È tranquillo»
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