MODICA. Gli arti inferiori fino alle ginocchia devastati dalla spirale metallica interna ad un silos per mangimi. Prognosi riservata per il giovane operaio modicano rimasto vittima, ieri mattina, di un incidente sul lavoro nel mentre era impegnato nella manutenzione di un silos all'interno del mangimificio Leocata di contrada Peppino Catanzaro, via Vanella 162 a Modica. Un lavoro che il giovane, esperto operaio specializzato, era abituato a fare periodicamente entrando in quel silos che è alto circa venti metri. L'incidente intorno alle 9 quando i colleghi hanno sentito le grida di F.C., 29 anni, che poco prima era entrato all'interno del silos per pulire il macchinario. Proprio per questo la spirale della macina era ferma. Improvvisamente l'asse rotante avrebbe cominciato a girare investendo in pieno il giovane nei due arti inferiori. Immediati i soccorsi che, nonostante la tempestività, hanno impegnato per parecchio tempo le unità operative di primo intervento. Inutile l'immediato e disperato aiuto dei colleghi di lavoro che hanno capito subito la gravità dell'incidente. I vigili del fuoco del Distaccamento di Modica per estrarre l'uomo dall'interno del silos e per liberarlo dalla base del silos hanno impiegato circa un'ora e mezzo. Un intervento di soccorso molto delicato per evitare di compromettere le già gravi condizioni del giovane operaio. Le equipe del 118 medicalizzato e dell'elisoccorso, anch'esso con medico a bordo, hanno permesso che il ferito venisse stabilizzato nei parametri vitali prima di procedere al trasferimento all'ospedale Cannizzaro di Catania dove è arrivato intorno a mezzogiorno. Una equipe multidisciplinare, composta dal chirurgo plastico, dal chirurgo ortopedico e da quello vascolare ieri stesso lo ha sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per tentare di salvare gli arti gravemente compromessi. L'attività di indagine è stata curata gli uomini del Commissariato della Polizia di Stato di Modica che sono intervenuti nell'immediatezza dell'incidente. I poliziotti dovranno lavorare, con un'attenta lettura dei luoghi e delle attrezzature, per verificare eventuali responsabilità. Come primo atto il silos - dove è avvenuto l'incidente - è stato posto sotto sequestro; a coordinare le indagini il sostituto procuratore della Repubblica di Ragusa, Marco Rota. Parallelamente un'indagine è stata avviata dai responsabili dello Spresal, il servizio prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro dell'Asp 7 di Ragusa, intervenuti sul posto per accertare il rispetto delle normative previste nei luoghi di lavoro.
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