RAGUSA. Ragusa è la città siciliana colpita meno della crisi. È quanto rivela uno studio del Sole 24 Ore che "piazza" invece Messina tra le prime dieci province d'Italia dove tra il 2007 ed il 2013, la grave crisi economica ha avuto le conseguenze peggiori. Sette anni confrontati attraverso dieci indicatori, tra i quali la disoccupazione, i prestiti, il valore degli immobili, ma anche la quantità di rifiuti prodotti, il numero di laureati, la spesa per i medicinali. Il capoluogo ibleo è al 70esimo posto, dato che tuttavia non deve far pensare ad una vera isola felice. Disoccupazione, mancanza di liquidità, licenziamenti accomunano il Paese da nord a sud. E così si cerca di tamponare la situazione con una debole, in verità, politica sociale da parte della Regione. Si tratta dei cantieri di servizio promessi da troppo tempo e che finalmente dovrebbero partire. Anche se i tempi non sono rapidissimi. Ragusa è tra le prime città che riceveranno il decreto di finanziamento, nonostante le polemiche su presunti ritardi nell'avvio della documentazione a Palermo. «Esprimo soddisfazione per una notizia che fuga definitivamente tutti i presunti timori, evidentemente infondati, circolati nei mesi scorsi e che avevano attribuito al Comune, in maniera del tutto erronea, l'esclusiva responsabilità dei ritardi accumulati finora. Ora attendiamo da parte della Regione la notifica del decreto di finanziamento ed il relativo incarico formale, per il completamento delle procedure previste ed il conseguente avvio dei lavori, aspetto che va concretizzato entro 60 giorni dalla notifica definitiva». È quanto dichiara l'assessore ai Servizi sociali, Flavio Brafa. «La città di Ragusa - aggiunge - risulta essere l'unico capoluogo di provincia della Sicilia ad aver ottenuto il finanziamento immediato dei cantieri, risultando, peraltro, ai primi posti per numero di unità impiegate ed importo del finanziamento ottenuto. Si tratta infatti di ben 10 progetti, che impiegheranno 176 unità per un periodo di tre mesi e per un importo complessivo di circa 530mila euro. A questo punto restiamo in attesa del completamento dell'iter procedurale da parte della Regione che, del resto, non ha certo brillato finora per tempestività ed efficacia su questo tema».