VITTORIA. Le critiche hanno lasciato il segno. La querelle normativa rischia di creare un guazzabuglio che non aiuta l'avvio del difficile lavoro della nuova SSR la società che prende il posto dell’Ato per la gestione del sistema rifiuti. L'ex sindaco di Vittoria, Francesco Aiello sostiene che la nomina di Filippo Cavallo, quale presidente della nuova Società per la Regolamentazione del Servizio Rifiuti dell'Ato 7 Ragusa, non è regolare. Le norme vigenti vieterebbero la nomina di un amministratore. Aiello ha scritto all'Autorità Nazionale Anticorruzione e per la Valutazione e la Trasparenza delle amministrazioni pubbliche. Anche il Movimento 5 Stelle aveva espresso la stessa critica. Nel guazzabuglio di norme, spesso non del tutto chiare, o in contrasto tra loro, il Cda da poco insediato - insieme a Cavallo, che è vicesindaco di Vittoria, ne fanno parte i sindaci Federico Piccitto, Vito Fornaro, Salvatore Buscema e poi Gisella Scillieri quale sindaco effettivo - ha scritto all'Autorità anticorruzione, ma anche al presidente della Regione Crocetta, ai dirigenti regionali, al Prefetto, elencando cronologicamente i vari momenti che hanno portato alla nomina dell'organismo. La riunione si è tenuta l'8 luglio ed erano presenti anche i commissari straordinari inviati dalla Regione, Fabrizio Failla e Massimo Gulino. E tutti chiedono chiarezza sulle norme da seguire. Il cda spiega che «la nomina di tutti i componenti è avvenuta in base alla normativa vigente, la legge regionale 6 del 2010». In essa si legge che «gli organi della SSR sono individuati ed eletti fra i soci secondo la disciplina prevista dal codice civile. Le funzioni sono svolte a titolo gratuito». Inoltre, si è seguita la nota del 16 maggio 2013 dell'assessorato regionale Energia, che dava indicazioni per la nomina dei Cda. Che la questione fosse controversa lo si era compreso da mesi, tant'è che una riunione era stata tenuta alla provincia il 13 febbraio 2013 ed era seguita una nota chiarificatrice del segretario provinciale. Peraltro, una circolare della Regione dell'1 febbraio 2013 prevedeva «la possibilità per i sindaci di designare se stessi quali amministratori», mentre il 16 maggio 2013 si afferma che «il quadro normativo di riferimento non comporta il necessario automatismo tra la figura del sindaco e quella di amministratore della Ssr» con ciò includendo l'ipotesi che può anche subire delle varianti. I sindaci, nel febbraio 2013 chiesero anche dei chiarimenti alla Regione. Lo stesso statuto della Ssr è stato trasmesso alla Regione. I sindaci quindi, chiedono lumi che potranno giungere solo da un chiarimento delle norme regionali e nazionali, spesso non coincidenti. Continueranno ad operare fino a quando non arriveranno indicazioni diverse e più chiare su quale dovrà essere la struttura delle nuove società. F.C.