MODICA. Il direttore generale dell’Asp 7, Maurizio Aricò, in conferenza stampa ha precisato alcuni aspetti della problematica legata alla paventata chiusura della pediatra dell'ospedale Maggiore. «Sono rammaricato e dispiaciuto per la piega che assunto la vicenda legata all'ospedale Maggiore a seguito della lettera, del sindaco di Modica Ignazio Abate». Il sindaco, infatti, ha dichiarato indisponibilità al dialogo fino a quando non ci saranno risposte concrete. «Ritengo - ha detto Aricò - la lettera scarsamente costruttiva alla risoluzione di problemi inerenti l'attività di competenza dell'Azienda Sanitaria». In merito al problema Aricò ha detto: «La necessità di trasferire le degenze presso la pediatra di Ragusa è frutto di una situazione oggettivamente straordinaria nel senso che su un organico di quattro pediatri (tra l'altro due di questi sono incaricati), compreso il direttore della struttura, risulta che due sono assenti perché uno in malattia e l'altra in gravidanza ed il primario è stato coinvolto in un incidente e quindi assente per motivi di salute. Da qui l'urgenza, datata 28 giugno 2014, di trasferire le degenze alla pediatria dell'ospedale di Ibla. L'Asp ha già attivato una procedura di selezione urgente per il reclutamento di professionisti che potranno essere disponibili al più presto. Il bando scade martedì». Il deputato nazionale Nino Minardo considera «inaudita e inaccettabile la decisione di chiudere il reparto di pediatria a Modica per mancanza di personale medico» e dichiara di avere interessato già il ministro alla Salute Lorenzin. Anche il deputato Orazio Ragusa dell’Udc dice «che la chiusura della Pediatria è intollerabile». Gli fa eco anche l’Udc cittadino di Modica. No alla chiusura dall’Associazione Confronto. GN