RAGUSA. L’unità del mondo agricolo ragusano come primo obiettivo. Con una grande iniziativa di protesta che possa coinvolgere i sindaci e i presidenti dei consigli comunali. Il movimento dei Forconi torna nuovamente in strada. Con un presidio simbolico, dinanzi lo stretto di Messina, per bloccare i prodotti agroalimentari di dubbia provenienza. Il leader del movimento, Mariano Ferro, in un’affollata assemblea in un’azienda lungo la provinciale Ragusa-Chiaramonte, ha voluto spiegare agli allevatori ragusani, le ragioni della protesta. I Forconi chiedono al governo di applicare le norme di salvaguardia che tutelano le produzioni locali in caso di un eccessiva crisi di mercato con i prezzi degli ortaggi e del latte al di sotto dei costi di produzione.
UN SERVIZIO NELL'EDIZIONE DI RAGUSA DEL GIORNALE DI SICILIA.
Ragusa, aziende agricole sul lastrico
Il leader del Forconi, Mariano Ferro, incontra agricoltori ed allevatori: la battaglia diventa comune. Ora si cerca il sostegno anche delle istituzioni
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