VITTORIA. Per quattro anni avrebbe perseguitato, minacciato e vessato la moglie, anche in presenza del figlio minorenne. Lunedì l'uomo, un quarantacinquenne di Vittoria, si è visto notificare dai carabinieri della locale Stazione un'ordinanza di applicazione della misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa su richiesta del pubblico ministero. L'indagine era stata avviata dagli stessi militari della Stazione che hanno accertato che l'indagato aveva messo in atto una serie di comportamenti vessatori e persecutori nei confronti della moglie una donna quarantunenne anch’essa vittoriese. Violenza, minacce e percosse avvenuti per futili motivi all'interno delle mura domestiche, dal 2010 ad oggi anche alla presenza del figlio minore. Episodi violenti che si sono ripetuti e susseguiti nel tempo. Lunedì, quando hanno eseguito il provvedimento cautelare, i militari hanno proceduto al ritiro cautelativo delle armi e delle munizioni regolarmente detenute dall'uomo: si tratta di due pistole calibro 38 e di cento proiettili dello stesso calibro. Il quarantacinquenne si è inoltre visto ritirare il porto d'armi. A seguito dell'applicazione della misura, all'uomo è stato imposto l'allontanamento dal tetto coniugale, con divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie. Al termine delle formalità di rito, l'indagato è stato messo a disposizione dell'autorità giudiziaria, davanti alla quale dovrà rispondere di stalking, maltrattamenti in famiglia, minacce grave e percosse. Sono oltre dieci i casi di violenza in famiglia trattati dalle Stazioni dipendenti dalla Compagnia nel corso di quest'anno.
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