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Scicli Bene Comune si «spacca» sulla sfiducia

SCICLI. «Oltre Susino c'è il caos, ci sono le gestioni commissariali che spesso sono gestioni politiche al netto della democrazia», si gioca tutto in casa di «Scicli Bene comune», la lista nata dall'unione fra Sel ed Idv, il dibattito sull'annunciata mozione di sfiducia al sindaco Franco Susino, ai primi due anni di attività amministrativa. Se la struttura del movimento politico di sinistra nei giorni scorsi aveva auspicato il ritorno alle urne invitando il primo cittadino a lasciare, il consigliere eletto nella lista di Sbc Guglielmo Ferro, dice tutto il contrario dissociandosi da questa linea. «Scicli Bene Comune, nella sua maggioranza, ha deciso di invitare il sindaco Susino e la sua giunta alle dimissioni e porre fine così all'agonia politica in cui versa la realtà sciclitana. Dopo gli arresti per presunte attività mafiose nel nostro territorio e le ombre che disegnano un legame politico-mafioso di alcuni esponenti locali, è un atto dovuto per il bene della collettività rimettere il mandato di governo della città - scrive Sbc - ancora una volta Scicli si ritrova sulla ribalta nazionale non per le potenzialità e le attrattive del proprio territorio, ma per colpa di un manipolo di malavitosi che tiene sotto scacco la vita socio politica della nostra comunità. In questo stato di cose, riteniamo indispensabile il ricorso alle urne, atto, che darebbe la possibilità ai cittadini di restituire onorabilità al proprio territorio». E Guglielmo Ferro, eletto assieme a Bernadetta Alfieri al Consiglio comunale nel maggio del 2012, replica: «Escludiamo categoricamente che l'attuale compagine amministrativa sia in qualche modo collegabile agli inquietanti elementi emersi dalle indagini in corso - afferma - vorrei che i miei amici di Sbc capissero che se oggi al Comune c'è un baluardo di trasparenza e buona pratica amministrativa, esso risiede sulle spalle della giunta tecnica Basilico, Savarino, Schillaci, Trovato. Vorrei che si capisse che far smettere di lavorare questo gruppo proprio ora che qualche risultato comincia a venir fuori, probabilmente spianerebbe la strada al ritorno di un recente passato che Scicli, purtroppo, già conosce. Della decisione di pubblicare questo documento che non condivido affatto, non sapevo nulla e nessuno me lo ha rappresentato prima di diffonderlo».

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