SCICLI. Tre argomenti da discutere, futuro dell'ospedale Busacca, rifiuti e trivellazioni per ricerche petrolifere, ma alla fine ne è stato affrontato solo uno, quello sul futuro del presidio sanitario, perchè il Consiglio comunale è stato investito di una problematica legata agli arresti, di due settimane fa, di cinque persone ed alla denuncia di sei per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzato a truffe, estorsioni e traffico di sostanze stupefacenti. Seduta carica di sorprese, quella di giovedì sera. Una riunione, la cui convocazione è stata chiesta da un quinto dei consiglieri con i soli tre punti ma che, per buona parte, si è tenuta a porte chiuse. E' stato il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Bramanti, su suggerimento dell'esponente del Pd, Vincenzo Giannone, ad invitare i presenti a lasciare l'aula dopo che il consigliere ex Pdl, Bartolo Venticinque, ha chiesto che si parlasse delle dichiarazioni che la collega Bernadetta Alfieri di "Scicli Bene comune" avrebbe reso alla stampa nell'ambito dei fatti legati all'operazione della Procura Distrettuale antimafia di Catania che ha portato in carcere Franco, Gianni ed Ignazio Mormina, Giacomo Fidone ed Ugo Lutri.
Cosa si sia discusso in aula è top secret ma alla fine lo stesso consigliere Venticinque ha chiesto che il verbale su quanto detto e discusso in quell'aula vietata al pubblico venisse inviato alla Procura della Repubblica di Ragusa all'attenzione del procuratore Carmelo Petralia. La questione ruoterebbe anche nell'ambito dell'affissione dei manifesti elettorali che Franco Mormina avrebbe garantito nel corso delle consultazioni elettorali: problematica che sarebbe all'attenzione degli inquirenti. A parte questo fuori programma, in riguardo al futuro dell'ospedale Busacca è stato deciso di convocare una conferenza dei capigruppo, già indetta dal presidente Bramanti per giovedì, per stilare un documento da sottoporre prima all'attenzione del Consiglio e poi a quella del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. Alla base il forte depotenziamento del presidio ospedaliero sciclitano a beneficio di altre strutture provinciali previsto nel nuovo piano sanitario regionale. Chiesto anche di conoscere il testo del verbale della 6° Commissione sanità alla quale, nelle settimane scorse, ha partecipato il sindaco Franco Susino.
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