RAGUSA. Ieri mattina, presso la sede Avis di Ragusa, nella ricorrenza del 240° anniversario della fondazione del Corpo, si è tenuta la nona giornata della donazione da parte dei finanzieri di Ragusa. L’iniziativa di solidarietà ha voluto essere, ancora una volta, un evento di integrazione per tutte le Fiamme gialle nonchè per i colleghi della polizia di Stato e dei carabinieri che hanno deciso di aderire con spirito umanitario, teso a diffondere in modo significativo e capillare culture di sostegno e fratellanza. L’evento, a cui hanno aderito le autorità civili e militari della provincia, è stato patrocinato dal prefetto Annunziato Vardè. Alla donazione ha fatto seguito una sobria cerimonia interna presso la sede del comando provinciale nel corso della quale si è data lettura dei messaggi augurali del capo dello Stato e del comandante generale della Guardia di finanza.
Per l’occasione, consegnati anche gli attestati di benemerenza ai militari del corpo che si sono distinti in particolari attività di servizio. Nei primi cinque mesi del 2014, le Fiamme gialle ragusane hanno ottenuto risultati significativi nei vari settori di servizio confermando l’impegno costante del corpo soprattutto nella lotta all’evasione fiscale ed agli sprechi in materia di spesa pubblica. La collaborazione nella gestione dei flussi migratori provenienti dall’Africa ed il contrasto al commercio abusivo di beni archeologici, hanno segnato altre due tappe importanti nelle attività delle Fiamme gialle in questi primi cinque mesi del 2014. A tal proposito, a margine della cerimonia per il 240° anniversario, nei rinnovati locali del comando provinciale, c’è stato un anticipo dell’allestimento dell’esposizione di beni archeologici sequestrati dalla guardia di finanza in ambito provinciale. Detta mostra, in fase di organizzazione in collaborazione con la locale soprintendenza per i beni culturali ed ambientali, riguarda reperti di inestimabile valore, anfore e monete antiche risalenti al V-IV secolo A.C. fino al periodo medievale.
Per quanto riguarda le operazioni dei primi cinque mesi dell’anno, il colonnello Alessandro Cavalli, ha fornito i numeri salienti. Tra questi risaltano le 88 verifiche ed i 106 controlli che hanno permesso di scovare 20 milioni di euro di costi non deducibili o compensi non dichiarati ed oltre 4 milioni di Iva evasa. Dodici gli evasori totali scoperti, 13 i lavoratori in nero e 15 quelli irregolari. Per quanto riguarda gli scontrini, un commerciante su 3 non li rilascia come testimoniano i 432 rilievi su 1233 controlli effettuati. Ben 45 le frodi comunitarie scovate mentre 33 sono gli interventi contro lo spaccio di stupefacenti.
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