SCICLI. Il Partito democratico fortemente critico sulla gestione Susino. Lo ha già detto nei giorni scorsi all'indomani del voto sul conto consuntivo che ha pur votato favorevolmente e tornerà a ribadirlo il 28 giugno prossimo, giorno in cui è prevista una riunione di partito per parlare del futuro della città di Scicli. Una città che sta vivendo una delle pagine più difficili dopo gli arresti dei giorni scorsi, operati dai carabinieri su disposizione del Gip presso il Tribunale di Catania a seguito di un'indagine coordinata dalla Procura Distrettuale antimafia, che hanno portato in carcere cinque persone per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso legati al servizio di igiene urbana e protagonisti dell'affissione di manifesti elettorale nelle due campagne elettorali del 2008 e del 2012.
«Diamo un giudizio politico fortemente negativo sulla gestione Susino che in due anni di attività e di pessima gestione economica e amministrativa ha aggravato, è sotto gli occhi di tutti, la situazione del Comune e della città – spiega il segretario Armando Cannata – il Partito democratico ha dimostrato alla città l’affidabilità di chi sa mantenere gli impegni presi, frutto di duro lavoro e di abnegazione, e ribadisce con chiarezza l’impegno a realizzare un programma per la città ed a proporsi come ancora come alternativa di un progetto politico fallito miseramente, perché fondato sul niente. O peggio legato da programmi e accordi poco chiare. Ed all’insegna della chiarezza che avremo il prossimo 28 giugno un'occasione di confronto con la città, per ascoltarne le aspettative, i giudizi ed i suggerimenti, elementi che saranno oggetto di riflessioni e dibattito interno».
La posizione del segretario cittadino cammina di pari passo con quella del consigliere Claudio Caruso che, nella penultima seduta del Consiglio comunale, si è detto pronto a firmare la mozione di sfiducia al sindaco qualora se ne avviassero le procedure. In quella seduta otto consiglieri della precedente maggioranza Udc, Patto per Scicli, Liberi e Concreti e Territorio, avevano firmato un documento fortemente critico sull'attività della giunta in carica.