POZZALLO. Sono quattro e non due, come si era appreso ieri sera, i migranti dispersi in mare durante un'operazione di soccorso di un mercantile avvenuta ieri nel Canale di Sicilia. E' quanto emerge da indagini della squadra mobile di Ragusa, della guardia di finanza di Pozzallo e di carabinieri di Modica. Sono stati il comandante della nave e altri testimoni, arrivata a Pozzallo, a precisare che durante i soccorsi quattro uomini del centro Africa sono caduti dalla scaletta in corda che collegava il loro gommone alla motonave. La forte corrente li ha trascinati lontani, impedendo il loro recupero. Sull'episodio ha aperto un'inchiesta la Procura di Ragusa.
Sono senegalesi e hanno fatto gli scafisti perchè senza denaro per la traversata, 'arruolandosì
volontariamente tra le fila delle organizzazioni criminali libiche i due presunti scafisti di altrettanti sbarchi fermati a Pozzallo da polizia, carabinieri e guardia di finanza. Sono Babacar Gueye, di 25 anni, e Sekou Sara Elhadji, di 29.
Il primo, secondo quanto emerso dalle indagini della squadra mobile della Questura di Ragusa, era lo scafista improvvisato alla guida del gommone che, durante le fasi di attracco con la petroliera maltese Norient Star, si è bucato provocando la morte di tre migranti nonostante avessero i salvagente lanciati da una motovedetta maltese. Altri due persone risultano disperse. Il secondo è ritenuto essere stato alla guida di un altro gommone soccorso dalla motonave Peruvian Refeer del
compartimento di Nassau Bahamas. Durante la salita della scaletta in corda lanciata dalla nave i migranti si sarebbero accalcati, facendo prendere acqua al gommone: tra gli extracomunitari è scoppiato il panico e quattro di loro sono caduti in acqua e trascinati via dalla corrente: risultano
ufficialmente dispersi.