RAGUSA. Sono stati pubblicati sul sito internet del Comune i dati riguardanti la “movimentazione” degli animali all’interno dei canili dal 1 giugno 2009 al 31 marzo 2014. Erano state Domenica Mantello, Teresa Iurato e Chiara Insacco per la Lav a richiedere la pubblicazione on line sul sito istituzionale del Comune perché «aggiornare tali dati consentirebbe infatti da una parte una corretta lettura della situazione relativa ai risultati raggiunti dall'attuale amministrazione in merito ai ricoveri effettuati, dei giusti servizi resi alla cittadinanza e soprattutto dell'altissima percentuale di adozione dei randagi consolidatasi in questi ultimi mesi grazie all'apertura dei rifugio sanitario comunale e dall'altra renderebbe trasparente la situazione che i randagi hanno vissuto presso il canile privato convenzionato con il vostro comune soprattutto in merito alla scarsità delle adozioni - quasi tutte tra l'altro opera dei volontari della nostra associazione e di altre - e l'altissima percentuale di mortalità così come denunciato dalla stampa locale in questi giorni». La struttura a cui il Comune ha affidato negli anni il servizio di cattura e ricovero dei cani è quella che appartiene alla Dog Professional e che è stata «gestore unico", fino a maggio del 2013 periodo in cui apre il “canile rifugio sanitario”comunale che viene affidato alla Aida, una delle associazioni ambientaliste che con Enpa e Lav in questi anni - a partire dal 2010 in modo organico - hanno collaborato a vario titolo con l'amministrazione comunale. La Dog Professional accoglieva sia animali pericolosi, sia animali feriti o in difficoltà. La chiamata ai canili deve partire dalla segnalazione dei vigili urbani: non è «autonoma dei gestori. È bene sapere anche questo. Il picco che ha fatto preoccupare è quello che si riferisce al 2007. Si tratta, è bene però specificarlo, prima di avviare l'analisi dei numeri, di un dato sul quale influiscono moltissime variabili; lo spiega anche Gaetano Gintoli che è responsabile per l'Asp del servizio di zooantropologia: «Per l'80% il tasso di mortalità viene influenzato dall'arrivo di cucciolate orfane", dice Gintoli, e che i decessi in generale siano concentrati negli anni in primavera ed autunno potrebbe provarlo. Inciderebbe anche la struttura: una casa nuova, se ci si riflette, è di certo pulita e più facile da pulire senza nulla togliere allo spirito di sacrificio degli operatori. «Abbiamo fronteggiato dei periodi di vera e drammatica emergenza - dice la titolare della Dog Professional, Maria Licitra -. Nella nostra struttura abbiamo ospitato anche 55 cuccioli contemporaneamente, tutti registrati ma che arrivavano per la maggior parte in condizioni già disperate. Ecco i dati sono solo numeri ma andrebbe specificato a cosa corrispondono, alle condizioni degli animali che arrivano». Veniamo ai dati: al canile della Dog Professional la mortalità, nel bilanciamento tra catture e decessi nel 2007 è stata del 77% (202 catture per 156 decessi). Dato che scende nel 2008, con il 51% e che nel 2009 si attesta sul 56,29%. Il 2010 la percentuale è del 53,51; nel 2011 del 45,2%; nel 2012 del 34,42%. Per il 2013 e per l'anno in corso, con l'apertura del rifugio sanitario i dati vengono differenziati: al canile della Dog il 22,47% dei decessi su 178 catture; al rifugio dell'Aida che raccoglie solo animali in estrema difficoltà (malati e feriti) è del 10,86 su 184 catture. Per il 2014 i dati pubblicati dal Comune e quelli a disposizione del canile non sono unitari: alla Dog professional nei primi 4 mesi dell'anno, 71 catture e 7 decessi (tutti ad aprile), pari al 9,85%; al rifugio Aida i dati comunali sono aggiornati fino a marzo: 51 catture e 3 decessi (5,88%) mentre l'Aida sostiene che a tutto aprile ci siano 87 ingressi con percentuale di mortalità del 9%. solo per la Dog professional veniamo agli affidi: nel 2007 il 13 per cento, nel 2008 il 15,5 per cento, il 18 nel 2009, il 28,74 nel 2010 (anno in cui subentrano ad integrazione le convenzioni con le associazioni animaliste per le adozioni al nord), il 32,87 per cento nel2011. Sono il 37 per cento le adozioni del 2012. Con la gestione separata tra Dog professional e Aida dal 2013, la percentuale di adozione per il primo è del 8,79, del secondo da maggio del 56,52. Ultimo anno, il 2014: alla Dog il 5,63 ed al canile sanitario per il Comune la percentuale è del 23,52, per l'Aida è del 45%.