VITTORIA. Ha i contorni del giallo l'episodio che si è verificato venerdì pomeriggio in contrada Dirillo. Erano le 19.30 quando due cugini niscemesi di 36 e 37 anni, entrambi incensurati, si sono presentati al Pronto Soccorso dell'ospedale con gravi ustioni da sostanza corrosiva su diverse parti del corpo. Uno dei due era in gravi condizioni, e i medici si sono attivati per disporne il trasferimento in una struttura attrezzata: nella stessa serata l'uomo è stato trasportato in elisoccorso al "Civico" di Palermo, dove è stato ricoverato in prognosi riservata.
Mentre venivano prestate le prime cure è stata allertata la polizia. Poco dopo, al "Guzzardi" è giunta una volante del Commissariato. Gli agenti hanno potuto ascoltare solo uno dei feriti, quello che versa in condizioni meno gravi e che ha avuto una prognosi di quaranta giorni: l'uomo, che ha riportato ustioni al torace, ha raccontato che assieme al cugino aveva dato un passaggio ad uno straniero, il quale durante il tragitto, all'altezza di un distributore di benzina lungo la statale 115 nel tratto che collega Vittoria a Gela, li ha rapinati e, indispettito dall'esiguità del contante che le vittime avevano in tasca, ha gettato loro addosso un acido, dileguandosi, quindi, per le campagne facendo perdere immediatamente le sue tracce.
La Polizia Scientifica ha immediatamente effettuato i rilievi del caso, sia sugli indumenti dei due niscemesi che sul luogo che è stato indicato dalle due vittime come teatro dei fatti. Le indagini, che dovranno ricostruire esattamente la dinamica dell'accaduto, sciogliendo i tanti dubbi che ancora circondano l'episodio, in ogni caso, sono ancora in corso e vengono coordinate dal sostituto procuratore Marco Rota.
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