RAGUSA. “Ci sarebbe la concessione di un’area demaniale, ad una ditta collega alla NH Hotels, ma ancora nessuna concessione edilizia - a quanto dice l’assessore comunale all’Urbanistica, Giuseppe Dimartino -. Era stato espresso un parere favorevole di massima ma la concessione edilizia non è stata concessa. L’intervento era sostenibile: una piccola superficie di 35 metri quadri di pedana con piccolo chiosco di 12 metri quadrati. Non ci sono bagni perché anche la Soprintendenza non li ha approvati ma la ditta ha stipulato un accordo con la Forestale per l’utilizzo dei bagni della riserva. A fine stagione la struttura sarebbe scomparsa perché non prevede alcun ancoraggio stabile”. Questo ribattono dal Comune in merito alle polemiche sollevate dalla costruzione di una struttura in legno nella spiaggia di Randello. Ieri mattina il sopralluogo della polizia municipale che non ha trovato uomini al lavoro: ma “a ridosso delle dune, la messa in opera di una platea in legno delle dimensioni di 10 x 9 metri, su cui si trovavano depositati dei pilastri e travi in legno. All’atto dell’accertamento i lavori erano sospesi e non c’erano operai al lavoro. Sul sito non c’era il prescritto cartello indicante gli estremi dei titoli autorizzativi”. E pare quindi che la questione riguardi la tempistica: bastava attendere ancora un po’per avere tutti i permessi in mano.
È Legambiente che si spinge oltre assieme al comitato Randello Libera; entrambi promuovono una raccolta di firme e puntano il dito contro il Donnafugata Resort, del colosso NH Hotels. Vedendo il sito internet della struttura, viene infatti pubblicizzata una “spiaggia privata” che è “immersa nella macchia mediterranea della riserva naturale di Randello” e che viene definita come “elegantemente attrezzata e dotata di servizi e bar, disponibile da metà giugno al 30 settembre 2014” di cui però, fino a qualche giorno fa non c’era traccia. Abbiamo cercato di contattare Nh Hotel, ma dal Donnafugata Resort ci hanno indirizzati alla sede di Milano i cui uffici sono chiusi fino a lunedì. Una questione di principio: la spiaggia di Randello deve restare libera e selvaggia? L’impatto di una struttura che in un’area Sic comunque deve rispondere a delle caratteristiche precise è sostenibile o no? Intanto Legambiente ed il Comitato hanno promosso una raccolta di firme per “preservare” la spiaggia.