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Scicli, blitz dei vigili sugli ombrelloni in centro

SCICLI. Ombrelloni si, ombrelloni no, quanto spazio occupare e quanto spazio lasciare libero. Via Francesco Mormino Penna, salotto barocco della città di Scicli, ritorna indietro di qualche anno quando la "querelle" sugli ombrelloni, utilizzati dagli esercenti sulla via più bella del Val di Noto tanto da essere state eletta Bene Unesco nel 2002, ha fatto registrare punte di forte polemica. Ieri mattina i vigili urbani del locale comando di Polizia municipale sono tornati sulle luccicanti basole controllando gli spazi occupati dagli ombrelloni. Ombrelloni che sono stati già "rifilati" nelle misure con un intervento di riduzione nella loro primordiale forma; ombrelloni che sono sotto l'occhio del ciclone con l'accusa di oscurare le facciate dei palazzi. I controlli dei caschi bianchi sono serviti a verificare l'esatta misura dell'occupazione del suolo e le esatte misure degli ombrelloni. Controlli di routine, assicurano al Comando, volti a verificare lo stato dei luoghi. C'è amarezza fra gli esercenti della zona. Nessuno riesce a darsi un perchè sulla spietata lotta agli ombrelloni che, in una città e soprattutto in una via di grande interesse turistico, sono di necessaria utilità. Strutture mobili che garantiscono un minimo di ristoro a chi passa da via Francesco Mormino Penna che, da quando è stata immortalata dalla fiction del commissario Montalbano, è diventata una delle strade più famose. E per acquietare questa querelle, per riuscire a fare convivere esigenze diverse come quella degli esercenti che hanno investito sulle loro attività, quella dei pochi abitanti che vi risiedono, quella dei turisti e quella del decoro pubblico, cosa fare? Si parla già di una disciplina da studiare a tavolino per via Francesco Mormino Penna, tentativo che era stato messo in atto dall'ex giunta Venticinque quando la strada era diventata luogo di baldoria e di lassismo ambientale. Su questo fronte si è fatto molto per la verità: la mattina la via non si presenta invivibile come un tempo e quindi un primo passo è stato fatto. Ora c'è quello di creare le giuste condizioni per un decoro urbano degno di questo sito Unesco. La prossima settimana dovrebbe già tenersi un primo incontro al palazzo di città per cercare di trovare linee guide capaci di garantire quel decoro necessario allo status di Bene dell'Umanità. Linee guide che debbono interessare non solo misure e posizionamenti di ombrelloni ma anche e soprattutto le modalità di esposizione dei prodotti in vendita nei vari negozi presenti nel salotto cittadino e gli arredi da utilizzare.

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