VITTORIA. Riunione della Conferenza dei sindaci per i liberi consorzi dei comuni a Palazzo Iacono. E' stata convocata dal sindaco di Ragusa, Federico Piccitto e vi hanno preso parte, oltre al sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, anche quelli di Chiaramonte Gulfi, Vito Fornaro, di Giarratana, Bartolo Giaquinta, di Grammichele, Salvatore Canzoniere, col vice presidente del consiglio, Giancarlo Giandinoto, di Licodia Eubea, Giovanni Verga, di Monterosso, Paolo Buscema, di Niscemi, Francesco La Rosa, di Pozzallo, Luigi Ammatuna, di Scicli, Franco Susino e di Vizzini, Marco Sinatra. Erano presenti anche il vicesindaco di Comiso, Gaetano Gaglio e di Modica, Giorgio Linguanti, l'assessore di Mazzarrone, Pina Buonvicino, il presidente del consiglio di Vittoria, Salvatore Di Falco.
Nicosia ha auspicato un allargamento del consorzio a comuni di altre aree. Piccitto e La Rosa hanno puntato l'accento sulla "normativa lacunosa". Piccitto ha proposto di "ragionare su territori più ampi, con piani di sviluppo integrati, che tengano conto sia delle esigenze della fascia costiera, che di quella montana". Gaglio ha parlato di "legge quadro che non contiene quasi nulla", "una trappola il numero minimo, troppo basso, poiché un Consorzio piccolo ha meno chance di ottenere finanziamenti".
I sindaci di Niscemi e Vizzini hanno spiegato di sentirsi più vicini all'area iblea. Sinatra ha chiesto di puntare su servizi comuni, utili per le comunità. Verga, di Licodia, ha considerato "percorribile la strada del consorzio ibleo". La Rosa ha sottolineato che, da sola, Niscemi sarebbe subalterna a "Caltagirone". Di rilievo il ruolo di Modica. Linguanti ha spiegato che Modica è "orientato verso il Val di Noto, ma senza preclusioni verso altre aree". Ammatuna ha sposato la tesi del consorzio ibleo e lo stesso hanno fatto i comuni montani.