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Scicli: ex fornace Penna, messa in sicurezza entro 5 giorni

SCICLI. Un'ordinanza che obbliga i proprietari ad intervenire entro cinque giorni per eliminare ogni pericolo derivante da eventuali crolli nell'ex fornace Penna a Sampieri e nei fabbricati di pertinenza adiacenti ad essa. E' quella firmata dal sindaco di Scicli, Franco Susino, nell'ambito del programma che dovrebbe permettere di investire la somma di 250mila euro che fa capo ad un finanziamento dell'assessorato regionale ai beni culturali risalente al 2005. Il primo cittadino ha rispettato gli impegni assunti con le istituzioni ai diversi livelli, dal prefetto Annunziato Vardè alla sovrintendente ai beni culturali Rosalba Panvini. Proprio quest'ultima, con una lettera fatta pervenire sul tavolo del sindaco lo scorso 16 maggio, aveva chiesto a Susino di emettere un'ordinanza sindacale per consentire ai tecnici della Sovrintendenza l'accesso ai luoghi per la redazione di una perizia di messa in sicurezza urgente per assicurare la tutela del monumento e prevenire anche danni all'incolumità pubblica e privata.
L'ordinanza del primo cittadino arriva dopo una prima risalente al luglio 2009 con la quale era stata ordinata "la messa in sicurezza delle aree adiacenti l'immobile mediante opere di manutenzione e sostituzione della barriera interdittiva esistente costituita da rete metallica e paletti oltre che la messa in sicurezza di pozzi e buche presenti nel piano di calpestio dell'area adiacente il rudere della fornace dismessa per un grave incendio doloso che la "ferì" gravemente nel gennaio del 1924. Folta la pattuglia dei destinatari dell'Ordinanza sindacale, tutti facenti parte delle famiglie Mormino, Penna, Gravina e Buscemi contitolari delle quote indivise e relativi eredi.
Per la prima volta il Comune di Scicli, per rendere applicabile il provvedimento, ha fatto ricorso all'articolo 150 del codice di Procedura civile che permette di raggiungere gli interessati attraverso la pubblicazione sul sito web del Comune. Ad essi il sindaco Susino ordina "di eliminare i fattori di pericolo per la caduta di pareti delle fornace Penna, eventuali solai o tetti di copertura dei forni essiccatori che conducevano i fumi alla ciminiera, di apporre idonea recinzione invalicabile lungo i confini dell'area interessata dalla fornace Penna e dalle pertinenze, di apporre valida cartellonistica indicante la proprietà privata ed il pericolo di crollo e di procedere al taglio di alberi, piante e siepi nelle aree private che possono interferire con la libera fruizione del bene monumentale". A seguire questo primo provvedimento ne dovrebbe arrivare un secondo con il quale si dovrebbe indicare la data in cui la Sovrintendenza dovrebbe poter avere accesso ai luoghi per la redazione della perizia di somma urgenza.

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