ACATE. «Evitare l'emergenza rifiuti ad Acate». Il sindaco Franco Raffo ha scritto al Prefetto di Ragusa Annunziato Vardè per informarlo della delicata situazione che sta interessando il centro acatese a causa della mobilitazione dei netturbini. «Nei giorni scorsi - scrive il primo cittadino - è iniziata una forma di protesta dei dipendenti della Ditta Busso, appaltatrice del servizio, i quali si sono astenuti dal servizio di svuotamento dei cassonetti e raccolta dei rifiuti solidi urbani, hanno comunicato di essere in assemblea permanente ed hanno programmato uno sciopero per l'intera giornata del 30 maggio.
L'azione è stata motivata dal fatto che la ditta non ha provveduto al versamento degli emolumenti relativi ai mesi di marzo e aprile. Conseguentemente si verifica che attorno ai cassonetti stracolmi vengano abbandonati ulteriori rifiuti». E lo sciopero per venerdì non è stato ancora revocato dalla Cgil che in data 23 maggio ha ricevuito una comunicazione del sindaco con la quale si informa di avere liquidato alla ditta Busso che gestisce il servizio 28.503 euro come saldo del mese di giugno 2013 e anticipo del mese di luglio 2013. Raffo tiene a precisare che sin dal suo insediamento, avvenuto un anno fa, ha periodicamente provveduto a saldare i debiti pregressi del Comune alla ditta e che quanto prima provvederà a saldare le ultime spettanze. Ma dall'opposizione si leva la voce dell'associazione "Orizzonti chiari" che attraverso una nota addossa le responsabilità dell'emergenza rifiuti proprio all'Amministrazione comunale.
«È inutile che Raffo - si legge nel comunicato - punti il dito sui lavoratori e che si rivolga alle autorità costituite, per non sappiamo quale intervento. Egli, dopo avere deciso di aumentare a dismisura le tasse, di dare incarichi professionali e di attorniarsi di consulenti pagati profumatamente, ha il dovere di cercare i soldi per la raccolta dei rifiuti e risolvere il problema, senza che tiri in ballo i lavoratori». Ma venerdì lo sciopero dovrebbe interessare anche i lavoratori della ditta Costanzo che operano alla discarica di Cava dei Modicani. «Abbiamo avuto rassicurazioni dai commissari della Srr di un bonifico a favore della ditta Costanzo per pagare le mensilità pregresse - dice Giovanni Lattuca della Fp-Cgil - E ciò perchè il comune di Ragusa ha pagato le fatture dei primi due mesi del 2014 ammontanti a 231.000 euro. Ma mancano i soldi dei comuni di Monterosso Almo, Giarratana e Chiaramonte Gulfi che sono ferrmi a novembre del 2013». G.N. - SAVA.
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