RAGUSA. «La musica è finita, gli amici se ne vanno», cantava qualche anno fa Ornella Vanoni al Koala Maxi di Playa Grande, allora la più grande discoteca del Sud Italia. A distanza di qualche lustro sono stati i Carabinieri di Marina di Ragusa ad interrompere la musica contestando la violazione dell’articolo 666 del codice penale ai gestori di un locale pubblico di Marina di Ragusa. Ai due quarantenni ragusani viene contestato l’illecito “trattenimento pubblico” senza licenza del Questore.
I due di fatto hanno organizzato – secondo i carabinieri – serate danzanti senza la preventiva autorizzazione di pubblica sicurezza. Il 26 aprile scorso, verso le due e mezza di notte, un’autopattuglia di militari della stazione di Marina, impiegati in un servizio perlustrativo, transitando sul lungomare Mediterraneo venivano incuriositi dalla presenza di una calca di avventori che cercavano di accedere all’interno di un locale dove erano in corso dei festeggiamenti poiché attraverso le vetrate del locale si percepivano musiche da ballo e luci psichedeliche. In quei locali la gente stava ballando. I militari decidevano di intervenire per effettuare un controllo delle autorizzazioni necessarie. Data la calca degli avventori all’ingresso che oggettivamente ne impediva l’accesso, i carabinieri si vedevano costretti ad accedere attraverso un ingresso di servizio dove potevano accertare senza ombra di dubbio che all’interno del locale era in corso una vera e propria serata danzante. Un centinaio di avventori erano intenti a ballare sulle musiche selezionate da un disc-jockey che le diffondeva tramite un impianto stereo professionale costituito da casse acustiche, mixer e amplificatori. Inoltre nella sala, utilizzata come pista da ballo, erano state installate luci colorate intermittenti. Ovviamente l’evento richiamava e attirava l’attenzione dei numerosi giovani all’esterno del locale al cui ingresso l’accesso era di fatto regolato da uno dei due soci.
All’atto del controllo nessuno dei due era in grado di esibire alcuna autorizzazione per le serate danzanti pur essendo in possesso di una autorizzazione che permetteva loro di effettuare solamente, dalle 21 alle 24 serate di piano bar con il divieto di organizzare spettacoli di arte varia e trattenimenti danzanti. Di seguito, da ulteriori accertamenti effettuati anche su internet si appurava che la serata danzante non era affatto un evento sporadico. Alla luce dei riscontri effettuati è stata inoltrata una proposta al Questore per la sospensione della licenza di piano bar. Tesi accolta con l’ordinanza che è stata notificata ai due soci sabato sera.
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