RAGUSA. Regole chiare iniziando dall'etichettatura e dalla tracciabilità dei prodotti lattiero caseari. In etichetta dovrà essere segnata l’esatta indicazione dell’origine di ogni materia prima per tutelare gli interessi dei produttori e la salute dei consumatori. La Sicilia, adesso, dovrà adeguare il prezzo del latte agli accordi sottoscritti in Lombardia pari a 44,5 centesimi al litri con validità fino al prossimo 30 giugno. Un aumento netto di circa 4 centesimi rispetto al prezzo, in un vero e proprio mercato libero, praticato nel Ragusano tra le cooperative, le industrie di trasformazione, e i produttori. Il distretto produttivo lattiero caseario “detta” le priorità al neo assessore dell'agricoltura Paolo Ezechia Reale. Al rappresentante del governo è stato presentato ed illustrato il "pacchetto latte" predisposto lo scorso mese di marzo dal distretto insieme alle cooperative dei produttori, alle organizzazioni di categoria, e al mondo della cooperazione. “C’è l’esigenza di avere un accordo regionale sul prezzo del latte - spiega il presidente del distretto produttivo lattiero caseario, Enzo Cavallo - e di giungere, al più presto, alla sottoscrizione di un patto di filiera in vista della liberalizzazione del mercato del latte con la cessazione del regime delle quote. In tale direzione, anche l'assessore, si è dichiarato convinto che solo attraverso la valorizzazione delle produzioni locali dell'isola a difesa del “Born in Sicily” ed il deciso contrasto di ogni forma di agro pirateria si possa raggiungere un importante obiettivo".
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Ragusa, il distretto del latte detta le priorità: aumentare il prezzo
Al rappresentante del governo è stato presentato il "pacchetto latte" predisposto lo scorso mese di marzo dal distretto insieme alle cooperative dei produttori, alle organizzazioni di categoria, e al mondo della cooperazione
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