Ragusa

Sabato 21 Settembre 2024

Il Comune di Ragusa concede troppe proroghe Migliore fa i conti: 79 in dieci mesi

RAGUSA. Troppe proroghe concesse dall'amministrazione comunale. Un tema sul quale era già intervenuto il consigliere di Idee per Ragusa Giorgio Mirabella. Ora il consigliere comunale Sonia Migliore presenta un'interrogazione. "La proroga in Italia è considerata - dichiara Migliore - uno strumento eccezionale e consentito solo per il tempo necessario alla stipula dei nuovi contratti a seguito dell'espletamento di nuovi bandi di gara, questo sancisce la legge 62 del 2005, che stabilisce, inoltre, come la proroga non possa comunque superare i sei mesi e che il bando di gara venga pubblicato entro e non oltre i 90 giorni dalla scadenza. Questo limite temporale determina, ancora una volta, l'eccezionalità della proroga, che non può essere in alcun modo una consuetudine amministrativa". E prosegue: "L'amministrazione Piccitto ignorando queste prescrizioni ha concesso ben 79 proroghe in soli dieci mesi, per un totale di 9.038.420 euro". E poi fa l'elenco: si va dalle tre del luglio 2013 alle 21 del mese di dicembre. Sonia Migliore chiede all'amministrazione di: espletare i nuovi bandi di gara almeno tre mesi prima della scadenza del contratto; prevedere sempre l'eventuale "proroga tecnica", nel bando di gara e nel capitolato, qualora si espleti una gara particolarmente complessa, e come unica condizione essenziale per la sua concessione; di non ricorrere, mai ed in nessun caso, al regime della proroga in prossimità o dopo la scadenza dei contratti; inserire, negli obiettivi dei dirigenti che fanno capo all'indennità di posizione e di risultato, la responsabilità oggettiva del numero di proroghe che concedono (massimo 2) in un anno e al numero delle gare che vanno deserte (massimo 2) in un anno". In realtà la proroga è uno strumento sempre più spesso abusato dalle pubbliche amministrazioni. Anche la precedente aveva fatto ricorso in più di un'occasione alle proroghe, basti ricordare quella per la gestione della raccolta dei rifiuti nonostante gli indici di differenziata fossero fermi ben al di sotto della percentuale minima stabilita nel capitolato d'appalto. Le polemiche dell'opposizione riguardano anche la scelta degli scrutatori per le Europee, con Territorio che critica la mancata scelta dei nomi tra coloro che sono disoccupati. Da.Bo.

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