SCICLI. Appena poche righe su un foglio A4 per chiedere cosa farà la neo eletta Consulta speciale delle borgate sul fenomeno ambientale della spiaggia di Micenci a Donnalucata, dove la presenza di una sorgiva di acqua dolce in mezzo al mare (maltrattata negli anni passati dall'intervento dell'uomo) ha fatto sì che si creasse un acquitrinio, un puzzolente pantano che oscura la bellezza della spiaggia, una delle più amene della costa sciclitana. Il fatto che sui muri della borgata sciclitana siano apparsi, negli ultimi giorni, questi piccoli manifestini fa pensare all'iniziativa di un piccolo gruppo spontaneo, avente a cuore, però, le sorti del litorale donnalucatese. La spiaggia di Micenci mostra sempre, anche se al momento in dimensioni minori ma ciò solo forse per ragioni climatiche e di correnti marine, le sofferenze dello scorso anno quando villeggianti e turisti non hanno potuto godersi la spiaggia ed il mare di Micenci. L'appello investe, oltre che i componenti della Consulta delle borgate, anche l'amministrazione comunale. Proprio ieri l'assessore ai lavori pubblici con delega alle borgate, Pino Savarino, ha ispezionato i luoghi e la stessa cosa fanno da qualche mese il gruppo di geologi dell’ex Provincia.
"Proprio i geologi dell’ex Provincia stanno monitorando quotidianamente, due volte al giorno in alcuni casi, la spiaggia di Micenci per raccogliere quanti più dati possibili - spiega l'assessore Savarino - dati che serviranno per comporre una relazione ed avere in mano qualcosa di concreto che possa esserci di aiuto. Comprendiamo pienamente le esigenze di quanti usufruiscono di questa spiaggia ed anche quelle dei proprietari delle abitazioni di via Lido e delle vicinanze. Qui garage e piani interrati finiscono per diventare delle cisterne con l'acqua che affiora dalle fondamenta. Lo stesso vale per la spiaggia che diventa un misto di sabbia ed acqua. Come amministrazione non siamo né passivi e né insensibili al problema, anzi stiamo mettendo assieme dei tasselli di studio capaci di aiutarci a studiare bene il fenomeno e fronteggiarlo intervenendo nella giusta maniera".
La soluzione, certamente, non verrà nel breve termine, non crede? "Questo sì, ma di certo non lasceremo nulla di intentato. Anche se si scontano interventi che hanno alterato i luoghi non tenendo conto della spiaggia e della sorgiva che si trovava un tempo in mezzo al mare". C'è chi pensa alla eliminazione di un frangiflutto per superare il problema dell'acquitrinio di Micenci, intervento possibile? "Certo che un intervento simile dovrà essere ampiamente discusso con il Genio civile opere marittime di Palermo che a suo tempo generò quei pennelli a mare per fermare l'erosione della costa da Donnalucata a Pezza Filippa".
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