ISPICA. Arte, cultura e…carota novella. Dal barocco di Modica, al castello di Donnafugata, passando per il mare di Montalbano. Tre giorni alla scoperta di Ispica e della carota novella Igp, ultimo fenomeno del comparto agroalimentare ragusano che, dopo il pomodorino di Pachino, riesce a piazzare un altro prodotto d'eccellenza sul mercato nazionale e internazionale.
Il Consorzio di tutela della carota novella ha presentato la sua produzione 2014 nel corso di un educational centrato anche sulla conoscenza dell'identità culturale del territorio. Numeri “imponenti”, con una produzione di carota novella che ha raddoppiato, rispetto allo scorso anno, la commercializzazione. Settecento mila chili di carota novella prodotta, 700 gli addetti impiegati nelle aziende agricole, mille i lavoratori dell’indotto dediti alla lavorazione, trasformazione e confezionamento, l’80% del prodotto è destinato al mercato estero. La parte principale l'hanno giocata le 13 aziende che costituiscono dal 2010 il Consorzio di tutela grazie al quale, dopo il riconoscimento ministeriale dell'identità geografica protetta, è stato possibile procedere alla fase di espansione della carota sui mercati. “Si tratta di risultati importanti - sottolinea il presidente del consorzio di tutela, Carmelo Calabrese - che premiano lo sforzo compiuto in questi primi anni dalle aziende che hanno saputo crearsi uno spazio rilevante sul mercato ed acquisire credibilità anche in contesti internazionali. Le qualità organolettiche della carota di Ispica, la loro azione benefica nel campo della prevenzione dei tumori, sono aspetti di rilievo sotto il profilo della salute. Ma a questo si aggiunge che la nostra carota ha una sua diversità nel gusto che la pone su un livello non comparabile ad altre produzioni. Ecco perchè in così poco tempo siamo riusciti a convincere i consumatori magari poco abituati a selezionare un prodotto che è molto presente nelle mense degli italiani". La carota novella di Ispica viene raccolta, giornalmente, a partire dal 20 febbraio fino al 15 giugno. La si può trovare dunque sul mercato nel periodo invernale e primaverile. Un importante punto di forza del prodotto che può giungere sui mercati nazionali e internazionali con un certo anticipo rispetto ad altre produzioni, colmando con gusto e qualità il gap produttivo di alcuni paesi.
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