MODICA. Immigrazione: l’Asp notifica i dati. Su 5953 arrivi, solo 89 sono stati ricoverati e tra questi ci sono pure parecchie donne in gravidanza. Quattro i casi di tubercolosi nei migranti provenienti dai centri di Pozzallo e Comiso. L’Asp interviene dopo le dichiarazioni del sindaco Ignazio Abate, per precisare alcuni aspetti delle vicenda relative alle patologie riscontrate su alcuni migranti. Per l’Asp vi sono dei casi che meritano attenzione, attualmente ricoverati a Modica: un caso di Aids in una donna Eritrea e due casi sospetti di tubercolosi - Hiv, una persona di origine pachistana e una di origine siriana. «I casi di tubercolosi accertati nei migranti dall'inizio dell'anno sono 4 - dice Nunzio Storaci, capo dipartimento medicina dell'Asp e direttore del reparto di malattie infettive -, mentre i casi notificati a fine aprile sono 12. Di questi, 4 sono riguardanno i migranti e gli altri alla popolazione locale. Sono in corso di conferma 4 casi di Hiv, appartenenti sempre al gruppo dei migranti, ma si tratta di persone che sono, nel nostro territorio, già da più di 6 mesi». Il commissario dell’Asp, Vito Amato, aggiunge: «L'azienda invita tutti alla calma e ad evitare inutili strumentalizzazioni. Non bisogna in alcun modo procurare allarme e non dimenticare che parliamo di persone meno fortunate di noi».
Intanto, Luigi Abbate, titolare dell’omonima ditta di bus sulla quale si è abbattuta la polemica per lo stato igienico dei mezzi utilizzati sia per il trasporto scolastico che per gli immigrati, scrive al sindaco Ignazio Abbate ed ai dirigenti scolastici spiegando che «la nostra azienda non ha mai avuto contratto o appalto con la Prefettura e non abbiamo mai nascosto di aver effettuato, per conto di un'altra azienda, alcuni servizi di trasporto in favore di extracomunitari - scrive Abbate -. Il nostro apporto è stato occasionale e sporadico, limitato nel tempo e nell'utilizzo dei mezzi (solo 3 su 9) ed è stato rivolto a chi già sottoposto a visita medica, lavaggio e pulizia personale. Abbiamo soppresso, precauzionalmente, il servizio da almeno due settimane. I nostri mezzi vengono puliti e lavati dopo ogni servizio o prima del successivo con le procedure disinfettanti utilizzate anche per le abitazioni mentre per le poche volte in cui li abbiamo utilizzati per gli extracomunitari abbiamo nebulizzato su tutte le poltrone e superfici uno specifico prodotto farmaceutico antibatterico in spray. Abbiamo già richiesto - conclude - la certificazione igienico sanitaria alla direzione generale dell’Asp per attestare l'igienicità dei pullman».