Ragusa

Lunedì 25 Novembre 2024

Santa Croce, 2 mesi senza stipendio I netturbini in stato di agitazione

SANTA CROCE CAMERINA. «È una situazione insostenibile: gli operatori ecologici vanno pagati perchè hanno delle famiglie a carico. Le ditte che si occupano della raccolta dei rifiuti non possono trincerarsi dietro la scusa che i comuni non pagano». Giovanni Lattuca, segretario provinciale della Funzione Pubblica Cgil, non ha peli sulla lingua. E così il sindacato si è visto costretto per esempio a Santa Croce Camerina a proclamare lo stato di agitazione causato dalla mancata liquidazione dello stipendio del mese di febbraio e marzo. Ed il 15 di maggio maturerà anche lo stipendio del mese di aprile. «Se il provvedimento adottato - dice Lattuca - non avrà alcun riscontro sarà avviata la proclamazione dello sciopero di tutti i lavoratori interessati. Fino a ieri pomeriggio non c’erano notizie positive per gli operatori ecologici della cittadina camarinense». A Santa Croce a svolgere il servizio è la ditta Ecoseib, la stessa che ha l’appalto della raccolta rifiuti anche a Scicli. Qui il ritardo nel pagamento degli stipendi è di un mese anche se fra pochi giorbni maturerà anche quello di aprile. Grave come a Santa Croce la situazione a Pozzallo dove gli operatori ecologici devono ricevere lo stipendio di febbraio, marzo e, fra poco, aprile. Infine ad Ispica i lavoratori devono ricevere una mensilità più quella che sta maturando. A Ispica e Pozzallo a gestire il servizio è la ditta Dusty. Ma non solo nei comuni c’è una situazione grave. Per esempio gli 11 lavoratori della discarica di Cava dei Modicani che è gestita dalla ditta Costanzo attendono notizie rispetto all’innalzamento delle sponde che aumenterebbe la vita della discarica di un anno. «Nel settore igiene ambientale c’è una situazione abbastanza grave. Per non parlare del mancato passaggio dall’Ato alla Srr. Anche qui ci imbatteremo nel problema personale - dice lattuca - perchè all’Ato ci sono 21 dipendenti e la Srr sta facendo una pianta organica con 9 unità». G.N.

leggi l'articolo completo