RAGUSA. Volontari in emergenza. Senza alcun rimborso, ma solo un indennizzo chilometrico per le spese del carburante. Spirito di servizio, sicuramente, ma con la consapevolezza che la associazioni, da sole, non possono fronteggiare un flusso migratorio senza precedenti. Le associazioni chiedono controlli periodici, di natura sanitaria, per i volontari, che operano in prima linea. il presidente dell’associazione volontari del soccorso di Santa Croce, Salvuccio Barone, parla di una emergenza umanitaria che rischia di avere ricadute per le associazioni di volontariato.
«I volontari siamo gli unici a prestare servizio a titolo prettamente gratuito — afferma Barone — ci viene riconosciuto solo un rimborso, il famoso buono, per il carburante, a tutto il resto dobbiamo pensare noi. Iniziando dalla manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi alla sanificazione specie delle ambulanze, dopo ogni servizio espletato, che ha un costo di circa 30 euro per ogni mezzo. L’aspetto ancora più sorprendente riguarda la sicurezza, dal punto di vista sanitario, per i nostri ragazzi che, a titolo totalmente gratuito, prestano il loro tempo libero per aiutare gli altri. Non chiediamo soldi, che sia ben chiaro — tiene a precisare il presidente dell’Avs —, ma il rimborso delle spese, previa presentazione di formale documentazione, per la manutenzione dei nostri mezzi».
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