MODICA. «Siamo in emergenza sanitaria perchè l'ospedale 'Maggiorè di Modica, già in difficoltà per la carenza di posti letto e di personale, ora è alle prese con i numerosi casi di tubercolosi e scabbia e un caso di Aids, segnalati durante i ricoveri di alcuni migranti sbarcati in questi giorni a Pozzallo»: l'allarme è lanciato dal sindaco di Modica, Ignazio Abbate, che si appella alle autorità sanitarie nazionali e regionali per affrontare l'emergenza che vive l'ospedale della sua città, presidio sanitario più vicino a Pozzallo. Proprio a Modica alcuni genitori di bimbi della scuola elementare hanno deciso di non mandare i propri figli domani in gita, perchè i pullman sarebbero gli stessi messi a disposizione per il trasporto dei migranti. «Il presidio ospedaliero - aggiunge Abbate - non è in grado attualmente di supportare ulteriori ricoveri, tra l'altro particolarmente impegnativi e gravosi nell'ambito infettivologico. Emerge un serio problema sanitario nel territorio e mi rivolgo soprattutto alle autorità competenti, affinchè attuano azioni migliorative nella gestione dell'emergenza sbarchi e nei controlli sanitari». Secondo Abbate «è necessario potenziare le cure mediche già nei centri di accoglienza, monitorando la presenza di patologie per evitare il pericolo di contagio».
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