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Sbarco a Pozzallo, soccorsi 320 eritrei: tra loro anche un bimbo

POZZALLO. Sono stati soccorsi nella notte e trasferiti a Pozzallo, nel ragusano, 320 eritrei partiti dalla Libia. Lo riferisce la Guardia Costiera di Lampedusa che nel pomeriggio di ieri è partita con due motovedette dall'isola per raggiungere in tarda serata il luogo della segnalazione dei migranti, a 30 miglia dalle coste libiche. Tra le persone soccorse anche un bimbo e una donna incinta al 5/o mese di gravidanza, visitata da un medico del Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta a bordo della motovedetta.


I volontari dell'Ordine di Malta sono sull'isola dal 2008 e da allora hanno assistito circa 5000 persone. Ogni motovedetta della Guardia di Lampedusa in operazioni di soccorso in mare ha a bordo un medico e un infermiere dell'Ordine per la prima assistenza sanitaria ai migranti. Altri
medici volontari sono imbarcati a turno sulle navi San Giorgio e San Giusto nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum.


Oltre ai 320 eritrei soccorsi al largo della Libia e condotti a Pozzallo, nel centro del Ragusano si aspettano 200 persone che arriveranno nella tarda mattinata e 500 nel primo pomeriggio, secondo quanto riferito dal sindaco Luigi Ammatuna.  Intanto, la notizia degli 800 mila migranti pronti a partire dalle coste africane, data ieri dal Viminale, angoscia il primo cittadino: "Una volta gli sbarchi avvenivano nei posti più disparati, adesso con l'operazione Mare Nostrum tutti i migranti provenienti dalla Libia finiscono a Pozzallo, oppure ad Augusta. Ho invitato il presidente del consiglio e del ministro degli Interni a venire qui, perché si rendano conto delle condizioni in cui i migranti sono costretti a vivere e le condizioni in cui è ridotta Pozzallo". Al momento nel centro di prima accoglienza della città ci sono più di 400 ospiti, a fronte dei 180 posti disponibili e molti altri si trovano nella "succursale" del centro: la masseria San Pietro di Comiso.

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