SCICLI. Un piccolo banco all'ingresso della scuola, l'Istituto Comprensivo Elio Vittorini di Scicli, per permettere la raccolta di firme per esprimere il netto dissenso alla decisione di allocare nello stabile di proprietà comunale di via Vasco De Gama un centro di accoglienza per donne e bambini richiedenti asilo politico. Ieri a mezzogiorno, a conclusione delle lezioni, presso l'edificio di San Nicolò, è stata avviata dai genitori dei piccoli alunni la petizione con la quale si dissente sulla scelta dell'Amministrazione Susino di concedere i locali di via Vasco De Gama per l'accoglienza di cittadini extra-comunitari. Se i genitori hanno parecchi dubbi su questa formula maturata al palazzo di città, già concordata con il Ministero dell'Interno e resa fattiva con la convenzione con l'associazione "Il Dono" di Ragusa, non da meno è stata la dirigente del "Vittorini", la dottoressa Marisa Cannata, che ha scritto al prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, senza esprimere alcun giudizio sul progetto dell'Amministrazione ma ponendo un quesito riguardante l'opportunità o meno di allocare il centro di accoglienza nello stesso stabile dove più di 80 bambini frequentano la scuola dell'infanzia e dove nei pressi più i 400 bambini frequentano la scuola elementare. «È un semplice quesito, non esprimo giudizi - dice il dirigente scolastico - ma è necessario che si sappia se una scuola può convivere con un centro di accoglienza per immigrati». Oltre alla questione legata al centro di accoglienza in via Vasco De Gama, c'è anche quella legata alla chiusura dell'ufficio del Giudice di Pace che da oggi è chiuso. A porla è la nuova minoranza, costituita da Territorio, Udc, Patto per Scicli, Liberi e Concreti. «Mentre Vittoria e Chiaramonte Gulfi hanno difeso i loro uffici di giudice di pace, anch'essi a rischio soppressione, Scicli non ha mosso un dito per difendere un ufficio che dava un servizio a un'utenza di un centinaio di avvocati che ne fruivano. Senza contare che le cause iniziate davanti al giudice di Scicli venivano esitate entro un anno e mezzo - sono le parole di Giovanni Savà, a nome della minoranza - La giunta Susino avrebbe potuto valutare uno degli immobili mai inaugurati del mercato di contrada Spinello a Donnalucata per ospitare gli immigrati». Pi.D.
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