RAGUSA. Aggredire il mercato del Nord Italia con nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato. Le banche della provincia di Ragusa potrebbero sostenere i produttori del formaggio ragusano dop con nuove forme di investimento. Una vera e propria banca del formaggio che consente ai 20 consorziati di superare la fase di «magra», nel periodo della cosiddetta stagionatura, che varia dai 3 ai 10 mesi e agli istituti di credito di avere come fideussione le forme del «ragusano». Una stretta creditizia, per l’avvio della produzione e gli investimenti aziendali, che potrebbe essere superata dall’anticipo di cassa delle banche. Questa l’idea «sposata» dal consiglio direttivo del ragusano Dop durante la consueta assemblea, nella sede della camera di commercio di Ragusa, per l’approvazione del bilancio. «Dobbiamo guardare ai mercati esteri con grande attenzione - spiega il presidente del consorzio di tutela del ragusano, Giuseppe Occhipinti -. Il nostro è un prodotto molto richiesto in alcuni settori di nicchia della ristorazione. Bisogna puntare sulla promozione e la valorizzazione». La banca del formaggio del Sud-est della Sicilia come primo obiettivo da raggiungere. «È un percorso già sperimentato con ottimi risultati dagli amici del consorzio del parmigiano reggiano - aggiunge il direttore del consorzio, Enzo Cavallo -. Le banche, in quel contesto, hanno come garanzia le forme di parmigiano che hanno sul mercato una buona quotazione di mercato. D’ora in poi occorre lavorare per commercializzare i prodotti in altri contesti. Fare massa critica e lavorare in sinergia con le cooperative e i singoli produttori». Un unico interlocutore che possa essere il punto di riferimento di tutti i produttori. «Troppo spesso le diffidenze di ognuno di noi - afferma Cavallo - hanno danneggiato il tessuto produttivo di questa meravigliosa terra. Abbiamo sempre lavorato, senza alcun tipo di compenso, nell'interesse delle aziende e dei suoi produttori. In tanti mi chiedono cosa ci spinge ad andare avanti. L'amore per le aziende e gli impegni che sento di portare avanti all'interno del consorzio». Il consorzio per la tutela del «ragusano dop» è costituito dalle imprese, singole ed associate, interessate alla produzione del tradizionale e tipico formaggio degli Iblei e si prefigge di tutelarne la produzione e la denominazione di origine protetta, nel rispetto del relativo disciplinare, e di curarne la valorizzazione e la promozione per favorirne la commercializzazione. Il «ragusano dop» è un formaggio tipico a pasta filata, prodotto con latte vaccino intero e crudo. La lavorazione avviene artigianalmente, con utensili in legno e con metodi tradizionali. La sua forma parallelepipeda si presenta leggermente deformata dalla corda che la tiene sospesa durante la stagionatura.
Il "ragusano dop" alla conquista dei mercati
Il consorzio agisce nell’interesse dei produttori e si propone di creare la banca del formaggio: «D’ora in poi bisogna commercializzare i nostri prodotti in altri contesti»
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